Super green pass, Lamorgese ammette: “Controlli impossibili”

“Noi abbiamo delle carenze di organico, ricordiamoci che gli organici delle forze di polizia sono state tagliati nel corso degli anni, oggi gli agenti hanno tanti impegni e se fossimo di più sarebbe meglio, ma lavoreremo e faremo dei piani”. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, intervenendo alla Festa del Foglio a Firenze, mette le mani avanti e lascia intendere che sarà quasi impossibile effettuare i controlli previsti con l’introduzione del super green-pass sui mezzi di trasporto e su altri luoghi pubblici di svago.

“Saranno controlli a campione e cercheremo di sensibilizzazione anche i gestori di locali e piscine”, spiega il titolare del Viminale che ricorda: “Noi domani mattina abbiamo un incontro con tutti i prefetti e le forze di polizia per stabilire un piano di controlli che poi sarà declinato sul territori”. Per il ministro si tratta di “un impegno notevole, ma c’è tutto l’intento di fare il massimo”. La Lamorgese fa appello al “senso di responsabilità” di tutti per il proseguo della campagna vaccinale e aggiunge: “Tocca a noi fare i controlli ma tocca anche ai gestori dei locali, delle palestre, delle piscine, dei bar. Perchè noi abbiamo fatto tanti controlli ma evidentemente ne dobbiamo fare di più”. A proposito del rischio rappresentato dalla nuova variante Omicron (ossia quella sudafricana), dice: “Abbiamo visto quali sono i paesi chiusi ai voli, non mi sembra che ci siano paesi presenti nella lista dei paesi da cui provengono” i migranti, “tra l’altro quando giungono nel nostro paese noi li vacciniamo. È un problema generale”.

Il ministro ha, poi, ricordato quanto è successo a Roma con l’aassalto della Cgil da parte di Forza Nuova, durante un corteo no green-pass e ha ammonito: “In queste manifestazioni ci sono persone radicalizzate che cercano di fare proselitismo, inserendosi nel circuito dei no vax”. E ancora:“Bisogna stare molto attenti, nei momenti di difficoltà quelle che sono posizioni radicalizzate tendono a canalizzare la protesta per raggiungere altri risultati che non solo quelli che appaiono nell’immediatezza”. In sintesi, per fronteggiare la quarta ondata serve “uno sforzo straordinario” e “necessario” perché la priorità “è la salute pubblica e dobbiamo fare di tutto per uscire il prima possibile dalla situazione in cui ci troviamo”.


Fonte originale: Leggi ora la fonte