Terrorismo, intensificati i controlli nel porto di Genova

Unico porto italiano con collegamenti diretti Algeria e Tunisia

Si intensificano anche a Genova i controlli antiterrorismo dopo l’attentato di Bruxelles in una situazione già delicata dopo l’esplosione della guerra tra Israele e Hamas.

Dopo l’attacco di matrice islamica di lunedì sera e la scoperta che il terrorista Abdesalem Lassoued era stato a Genova, sicuramente nel 2011 ma forse anche dopo (sul punto la Digos sta preparando una relazione da inviare al procuratore Nicola Piacente), ad essere sorvegliato speciale è soprattutto il porto di Genova, già considerato da sempre obiettivo sensibile o ora divenuto “ancora più sensibile” spiega una qualificata fonte investigativa.

Non solo perché è un’area dove transitano ogni giorno migliaia di passeggeri, ma anche perché lo scalo genovese rappresenta l’unico porto italiano con numerosi collegamenti diretti con il Nord Africa, in particolare la Tunisia e l’Algeria.

    E da qui si imbarcano spesso passeggeri che arrivano oltre che dalla Francia, anche dal Belgio e dal Nord Europa. A gestire i controlli e gli alert di segnalazione su possibili passeggeri ‘sospetti’ è la polizia di frontiera, in collaborazione con la Digos, quest’ultima impegnata in prima linea soprattutto nelle indagini su tutto il territorio ligure alla ricerca di possibili fiancheggiatori di Lassoued o più in generale a fenomeni di radicalizzazione di stranieri residenti a Genova. Controlli intensificati anche da parte della Polfer sui treni diretti in Francia o provenienti dal Paese d’Oltralpe.

ANSA