Tito Masi, presidente della Fondazione Carisp – Alleanza Popolare, è stato ricoverato quest’oggi per diverticolite. Malattia che si è riacutizzata, ma che soffre da anni..
Ma cos’è la diverticolite? leggiamo da wikipedia:
La diverticolite è una patologia, più o meno grave, caratterizzata dall’infiammazione di uno o più diverticoli. La maggior parte dei casi di diverticolite è localizzata al colon (in particolare discendente e sigma). La malattia può presentarsi in forma acuta con forti dolori addominali, nausea e febbre e può richiedere una resezione d’urgenza della sede interessata, con o senza anastomosi. La rottura della parete intestinale in seguito a diverticolite (perforazione) porta a gravi complicanze, prima fra tutte la peritonite, con il riempimento della cavità peritoneale di colonie batteriche che aumentano seriamente il rischio di sepsi.
La diverticolite è accompagnata da sintomi come nausea, febbre, vomito e diarre, dolore all’addome, evidenziato nelle analisi del sangue da alti valori di proteina C reattiva. Se la febbre è alta intermittente e associata a brividi, ha le caratteristiche di una febbre settica, e probabilmente è settica l’origine della diverticolite.
La terapia consiste nella somministrazione prolungata di un forte antibiotico, per eliminare il batterio che causa l’infiammazione. Gli antibiotici più recenti in uso agiscono ad ampio raggio, contro un elevato numero dei circa 250 principali ceppi batterici noti in letteratura scientifica, per cui non si rende necessario un esame dell’intestino e delle feci per identificare il batterio e un antibiotico mirato. Meno consigliato è l’uso di FANSi e corticosteroidi che possono causare una perforazione in prossimità del diverticolo.