Ho scoperto così di essere diventato il bersaglio non solo del PSD ma anche dei Democratici di Centro e, soprattutto, ho dovuto constatare come le menzogne più spudorate non siano una prerogativa dei socialisti democratici ma vi ricorrano abbondantemente anche i loro alleati di centro. La delibera con la quale sono stati garantiti, con un vincolo sulle casse dello Stato, i finanziamenti concessi a Banca del Titano è del 27 marzo 2006. Allora al Governo non c’erano né Tito Masi né Alleanza Popolare, che contestarono fortemente le decisioni assunte anche perché, a fronte dell’esborso di denaro pubblico, lo Stato non ottenne nemmeno le azioni della Banca. In quei giorni, giusto o sbagliato che sia, a seguito della decisione del Segretario di Stato alle Finanze, Pier Marino Mularoni, che agiva su delega del Governo straordinario, furono versati nelle casse di Banca del Titano 22 milioni di euro.
Il Governo successivo, l’intero Governo, ha dovuto prendere atto delle scelte compiute e, attraverso la vendita della Banca, è riuscito a recuperare 11,5 milioni di euro, riducendo così la spesa a carico del bilancio a 10,5 milioni.
Questi sono i fatti, questa è l’incontestabile e provata realtà. Il resto sono vergognose strumentalizzazioni elettorali e squallidi attacchi personali.
Anche per quanto riguarda la mancata nomina del Presidente di Banca Centrale, Pier Marino Mularoni se la prende personalmente con me, in quanto sarei responsabile di aver sostenuto candidati esterni. Dimentica, l’ex Segretario alle Finanze, che sulla possibilità di ricorrere a personalità esterne di grande prestigio erano d’accordo sia Alleanza Popolare che il PSD e SU ed i nomi furono avanzati non certo dal Segretario di Stato all’Industria ma dal Segretario alle Finanze e da quello degli Esteri. Non si procedette alla nomina, ed ancora non abbiamo un Presidente di Banca Centrale, per l’opposizione dei Democratici di Centro, che non sappiamo quale candidato avessero in mente.
Infine, l’ultima perla di Pier Marino Mularoni: “prima di concedere tante banche, si dovevano fare le regole”e predisporre un’adeguata struttura di vigilanza, aggiungiamo noi.
Peccato che fu proprio il Governo di cui faceva parte, su proposta dello stesso Mularoni, a concedere il nulla osta per la costituzione delle ultime due banche. Le delibere sono del 19 maggio 2003 ed i promotori non erano certamente dei banchieri internazionali. Il metodo ancora una volta è stato quello della lottizzazione partitocratrica: una a me e una a te. Fra queste due, non è forse un caso che vi fosse anche Asset Banca. Da chi è stata sponsorizzata lo abbiamo capito in questi ultimi mesi.
Credo non serva aggiungere altro.
dal sito di Alleanza Popolare