Tornano i partiti, forse.
Perché la politica è ridotta così male?
Perché abbiamo considerato i partiti l’acqua sporca nella quale cresceva, il bambino, la politica.
Abbiamo buttato via “l’acqua sporca” e il “bambino” è cresciuto così come lo vediamo.
Augusto Minzolini ha scritto questo articolo, con una notizia, non in grande evidenza su Il Giornale, assente su tutti gli altri giornali come sui talk, per i quali il “bambino” è più sporco dell’acqua sporca.

La notizia è che si starebbe ragionando, sembra
sul serio, di una legge elettorale nuova, entro la legislatura, di tipo proporzionale.
In maggioranza, ma con una “intelligence” con la minoranza.
So che vi state già annoiando, che questa roba sembra nulla di fronte allo spettacolo di Trump e a Conte che vuole far uscire le guerre dalla storia e ai plotoni di esecuzione dei talk e alle retate delle procure e alla Corte Costituzionale che stabilisce che non si può dire madre e padre.
Lo so.
Ma fidatevi, fosse vera un po’, questa sarebbe la notizia più spettacolare del momento.
La politica non esiste senza i partiti.
La democrazia non esiste senza partiti democratici.
E la politica senza politica non ha pensiero, peenzieroo, direbbe De Mita.
La politica senza pensiero diventa commercio, alla Trump o mercatino suk, tipo Conte o Salvini.
La politica in Italia è morta con la morte e la dannazione della memoria del pensiero politico oltre che dei partiti.
Domanda.
Da quando si è pensato che se avevi esperienza politica non potevi candidarti, l’epoca del nuovismo, la “società civile”, da quando sono nati tutti i partiti personali che non dovevano chiamarsi partito, da quando abbiamo goduto per lo sbertucciamento dei parlamenti, da quando, coi sistemi maggioritari e simili, si è detto o di qua o di la, da quando le parole liberale, socialista, democratico cristiano, sono state abolite anche dal Bignami della politica, cosa abbiamo prodotto?
Cosa? Devo fare nomi?
Quando abbiamo “abolito la povertà”, siamo diventati più ricchi?
In America è nato Trump con il dissolvimento del Partito Repubblicano e il rincitrullimento del
Partito Democratico.
L’America con il vento della fine della storia, della politica, della democrazia, dei parlamenti, delle istituzioni democratiche, dei pesi e contrappesi, e’ in crisi profonda.
Siamo alla disintermediazione non solo più dei partiti e della politica, ma dello Stato.
Ogni minuto uno decide per tutti.
L’Europa è una piccola oasi in crisi ma che resiste ai vecchi e nuovi modelli autocratici.
Con partiti, pensiero politico, liberali, socialisti, popolari, parlamenti, pesi e contrappesi.
Per questo siamo aggrediti da Putin e dai Trump.
Per questo.
Un’oasi in crisi ma oasi.
E dove i sistemi elettorali sono di tipo proporzionale vivono o sopravvivono politica, partiti, pensiero politico. E la democrazia.
In Inghilterra il sistema è maggioritario ma li vivono partiti radicati nella storia e nella cultura britannica. Inscalfibili.
E non hanno avuto Mani Pulite.
La nostra epoca trumpista prima di Trump.
L’Italia deve recuperare la capacità di essere politica, della politica, del pensiero politico.
La capacità di tornare a produrre leadership politiche forti.
Senza la rinascita di partiti democratici non è possibile.
Senza un sistema proporzionale, con tutte le correzioni necessarie, non si può fare.
Se ne sta discutendo. E’ una buona notizia.