Una giornata drammatica quella di oggi sull’autostrada A1, dove un violentissimo tamponamento ha provocato tre morti e quindici feriti, paralizzando per ore la principale arteria del Paese nel tratto compreso tra Arezzo e Valdarno, all’altezza di Levanella.
Tutto è accaduto intorno alle 11:30 del mattino, quando un autoarticolato, probabilmente a causa della velocità sostenuta o di una distrazione, ha centrato in pieno un’ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini. Il mezzo sanitario, che si trovava in coda per il traffico intenso, è stato schiacciato tra due tir. L’impatto non ha lasciato scampo alle tre persone a bordo: Gianni Trappolini, 56 anni, e Giulia Santoni, 23 anni, entrambi volontari della Misericordia, e il paziente che stavano trasportando, Franco Lovari, 75 anni, pensionato valdarnese. Sono morti sul colpo.
La tragedia ha immediatamente mobilitato un imponente spiegamento di soccorsi. Sul posto sono intervenute numerose ambulanze del 118, squadre dei vigili del fuoco da Arezzo, Firenze e Valdarno, supportate anche da dieci unità di Torino di ritorno dal Giubileo dei Giovani a Roma. Presenti anche la Polizia Stradale e il personale di Autostrade per l’Italia.
Oltre all’ambulanza e ai due tir, sono rimasti coinvolti anche tre automobili, una delle quali con roulotte al seguito, e un autobus, coinvolto solo marginalmente. Tra i 15 feriti, il più grave è il conducente del tir responsabile del tamponamento, un uomo di 57 anni trasportato in elicottero al Policlinico di Careggi in codice rosso. Altri quattro feriti sono in codice giallo, mentre dieci hanno riportato traumi minori.
L’autostrada è rimasta chiusa per diverse ore: la carreggiata sud ha riaperto alle 15:30, ma quella in direzione nord, dove si è verificato l’incidente, è stata riaperta solo dopo otto ore, causando chilometri di coda e la paralisi della circolazione anche sulla viabilità ordinaria in Valdarno e nel Senese. Centinaia di automobilisti sono rimasti bloccati per ore, con disagi estesi in tutta l’area.
La dinamica dell’incidente è al vaglio della Polizia Stradale, che ha già acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza e avviato i rilievi tecnici, comprese le analisi sulle “scatole nere” dei mezzi pesanti. Il conducente del tir sarà sottoposto ai test alcolemici e tossicologici di rito. Non si esclude che possa essersi trattato di un colpo di sonno, un malore o un guasto tecnico.
Profondo lo sconcerto tra i soccorritori e in particolare nel mondo del volontariato. In lacrime il responsabile del 118 di Arezzo, Simone Nocentini, ha parlato di una scena “mai vista in tanti anni di servizio”. Il disaster manager del San Donato di Arezzo, Luca Pancioni, ha voluto ringraziare pubblicamente le forze intervenute, con un plauso speciale al dirigente della Polstrada di Arezzo, Saverio Cialdea, per l’efficacia e l’umanità dimostrata nella gestione dell’emergenza.
I corpi delle tre vittime sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’autopsia verrà disposta nelle prossime ore. La Toscana piange così l’ennesima tragedia sulle sue strade: il tratto tra Arezzo e Firenze si conferma uno dei più pericolosi, già segnato da incidenti gravi. Solo poche settimane fa, il 15 luglio, un’intera famiglia perse la vita in un altro schianto in galleria, a Barberino del Mugello.
Il dolore oggi si somma alla rabbia. Perché chi ogni giorno dedica la propria vita a salvare quella degli altri, come Gianni e Giulia, non dovrebbe morire così.