TURISMO. RIMINI COMBATTE LA PAURA ANCHE CON L’ALTA CUCINA

La cucina stellata antidoto contro la paura. Torna a Rimini per la quarta edizione il circo-mercato fellinesco di Al meni: il prossimo weekend, 17 e 18 giugno, 12 chef internazionali, altrettanti cuochi stellati emiliano-romagnoli, e le eccellenze enogastronomiche della via Emilia danno appuntamento in piazzale Fellini per una serie di laboratori, show cooking e, ovviamente, assaggi gourmet. È il modo in cui “la Romagna spalanca le porte e abbraccia il mondo”, sottolinea alla stampa il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi: dopo un “ferragiugno”, neologismo da pienone per il ponte per la festa della Repubblica, per Rimini si affacciano “quattro fine settimana impegnativi e pieni di energia”, andando a offrire, “in tempi non facili per la paura del terrorismo, proposte emozionali”. Si parte con Al meni e si prosegue con Molo street parade, concerto di Vasco Rossi trasmesso in spiaggia e Notte rosa. Insomma, rimarca il primo cittadino, “non ci fermeremo e non ci fermeranno”. Al meni, letteralmente le mani, e’ “il cuore d”Italia che si fa piazza” e dimostra che “il meglio puo’ essere popolare”. Per questo Gnassi lancia la proposta di un fine settimana dedicato, dopo Al meni e Spessore, con la cucina d’autore che trasloca a Torriana dal 20 al 23 giugno, ai “nostri sapori”, in cui gli alberghi mettono tra le loro proposte i prodotti tipici. I migliori chef regionali e internazionali, capitanati come sempre da Massimo Bottura, che “ha Rimini nel cuore”, le eccellenze enogastronomiche e la piu’ ricercata manifattura artigianale di Matrioska, insieme, per stupire. Questo e’ Al meni. Tra tendone del Circo 8 e ½, mercato e Grand hotel. Per assaporare la cucina orientale di Zayiu Hasegawa, quella portoghese di Joao Rodriguez o francese di Artaud Lavardin. Non poteva mancare Slow food Emilia-Romagna, per una manifestazione che “racconta il valore delle mani”, spiega la presidente Raffaella Donati, dai produttori alle materie prime. Nel tendone verra’ allestito uno spazio “per mettere in gioco i cinque sensi”, mentre i laboratori permetteranno di scoprire le eccellenze del territorio, dal re dei formaggi ai micro birrifici fino al vino Albana. Senza dimenticare il tema dello spreco. Il cibo, nell’ambito di Food for good, sara’ raccolto dal banco alimentare e destinato alla mensa dei poveri. Come spiega Laura Sandra di Italian exhibition group, sara’ una manifestazione “a spreco zero”. Come per gli eventi al Palacongressi “si dona a chi ha bisogno”. La struttura da meta’ del 2015 ha infatti recuperato oltre 16.000 porzioni di piatti pronti tra primi, secondi e contorni, cui si aggiungono 1.070 dessert, quasi 300 chili tra pane, insalata e frutta e 650 tra snack e panini imbottiti. Tutto e’ stato donato alla mensa dell’associazione Opera Sant’Antonio di Rimini. (Som/ Dire)

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