U.F.O. (Unidentified Flying Object) (A cura di Augusto Casali). “(CO 2) SU UN ALTRO PIANETA: VUOL DIRE CHE E’ ABITATO?”

U.F.O. (Unidentified Flying Object)

(A cura di Augusto Casali)

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“(CO 2) SU UN ALTRO PIANETA: VUOL DIRE CHE E’ ABITATO?”

(Fonte: Esquire, Agosto 2022 – Redazione)

Avete mai pensato a quale potrebbe essere, in futuro, il segnale che ci fa capire, una volta per tutte, che gli alieni esistono? Forse, per via del cinema che abbiamo visto negli anni, immaginiamo una navicella che arriva fin sopra le nostre teste emettendo strani segnali luminosi e magnetici. Ma ci sbagliamo.

Probabilmente il segnale sarebbe meno evidente, come per esempio la prima scoperta di una particella di anidride carbonica in un esopianeta. Ecco – rullo di tamburi – è quello che è appena successo.

Nei giorno scorsi è stata annunciata la scoperta (entusiasmante),cioè che gli scienziati che si occupano del James Webb Space Telescope (JWST) hanno affermato di aver portato a termine la prima rilevazione inequivocabile di anidride carbonica nell’atmosfera di un esopianeta. Come notizia a noi poco esperti sembra poco, invece è qualcosa di storico.

Partiamo da dove, questa particella è stata scoperta. Il pianeta si chiama WAPS – 39b ed è un gigante gassoso con temperature piuttosto alte, e con una massa simile a quella di Saturno. Il pianeta è molto vicino alla sua stella, e segue un’orbita che possiamo assimilare a quella della Terra col suo sole. Il nostro, insomma.

Da qui viene il nome “esopianeta”, cioè un pianeta che non fa parte del nostro sistema solare, ma gira attorno ad un’altra stella. Ed è proprio qui, su questo pianeta lontanissimo, che siamo certi ci sia CO2. Il punto, naturalmente, è che la CO2 di solito è associata ai processi chimici dei viventi, proprio come noi, che con la respirazione ne emettiamo moltissima.

Come scrive il sito ScienceAlert: “Le successive osservazioni dell’esopianeta con i telescopi spaziali Hubble e Spitzer, hanno rilevato una notevole quantità di vapore acqueo nella sua atmosfera, oltre a sodio e potassio.” Insomma, oltre alla CO” cominciano ad esserci un bel po’ di indizi che, per dirla con una battuta, in questo universo siamo tutt’altro che soli.

La notizia nella notizia è che il telescopio in questione, il cosiddetto JWST, sta dimostrando di essere una invenzione dirompente per le ricerche spaziali. Sta, cioè, rivoluzionando il modo di fare ricerca e portando moltissime informazioni nuove a disposizione dei nostri scienziati. Non è poco, significa che entro breve di notizie simili potrebbero arrivarne altre.

Foto 2 (Fonte: Getty Images)

“RICORDANDO IL 4° SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI SAN MARINO SUGLI OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI E FENOMENI CONNESSI”

(Fonte: Notiziario UFO – 1996)

Foto 3 

L’articolo su “Notiziario UFO – 1996 – inizia così: …Al nostro arrivo a San Marino nella sera di giovedì 9 Maggio, la maggioranza di ospiti stranieri – alcuni volti noti e pronti ai ritmi certo non blandi di questa manifestazione – stava già assaporando la squisita ospitalità dei Dicasteri sammarinesi patrocinanti; altri, per la prima volta nella Repubblica del Titano, si mostravano stupiti di tanta cordialità nel contesto di una manifestazione che, in termini di grande rigore scientifico, sperimentale ed umanistico, si è ormai posta fra le prime in assoluto a livello europeo, se non mondiale…”

Foto 4 (La platea dei partecipanti, presso il Teatro Turismo di San Marino)

Sul palco degli interventi si sono avvicendati: Susan e Philip Mantle  del BUFORA britannico; dalla Russia, Boris Chourinov e il Dr. Arvid Mordvin-Chtdhoro; il fisico belga August Messeen; il Dr. Odd-Gunnar Roed, responsabile per la Norvegia del progetto Hessdalen;

Foto 5 (Philip Mantle)

Foto 6 (August Messeen e Boris Chourinov)

 e ancora :il signor Derrel Sims dagli USA; Mimi Hynek, moglie dell’indimenticabile professore Joseph Allen Hynek, il “padre” dell’ufologia scomparso nel 1986; il giornalista Jame Maussan, il regista Daniel Munoz e il giornalista Javier Sierra (Spagna); 

Foto 7 (Mimi Hynek)

Foto 8 (Da sinistra: Maussan, Sierra, Munoz)

E poi ancora: il Dr. Roberto Pinotti, organizzatore del Simposio, i tedeschi Johannes von Buttlar, astrofisico, e l’antropologo Michael Hesemann; il Prof Antonio Chiumento di Pordenone; il pilota civile Franco Tracquilio, già comandante Alitalia; l’astrofilo, ufficiale superiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Attilio Consolante; Alfredo Magenta, esperto in Telecomunicazioni e dirigente RAI; il Prof. Corrado Malanga, ricercatore dell’Università di Pisa; il Generale Salvatore Marcelletti; il giornalista Sammarinese Fabio Della Balda e tanti altri illustri relatori di cui sarebbe troppo lungo fare l’elenco.

Foto 9 (Da sinistra: Michael Hesemann e Roberto Pinotti)

L’articolo finiva così – “Scienziati e ufologi in un abbraccio di folla – …Abbiamo dato la parola ai piloti italiani testimoni oculari. Abbiamo presentato le registrazioni strumentali dei fenomeni ripetitivi Hessdalen (Norvegia), Abbiamo analizzato i dati militari in Spagna, Inghilterra e Italia. Abbiamo sentito gli inquirenti russi documentarci sui più recenti casi occorsi all’Est. Abbiamo passato in esame il problema dei “rapimenti” da UFO, dalla casistica del nostro Paese a quella USA, con riferimento allo sconvolgente attualissimo problema degli “impianti”. Infine abbiamo riunito scienziati, fisici, chimici, matematici, astrofisici, astronomi, ingegneri, psichiatri, psicologi, sociologi e antropologi…”

“…12 i Paesi rappresentati. Troppa carne al fuoco, ha detto qualcuno. Forse. Ma è piaciuta ad un migliaio di persone, giunte da tutta Italia a San Marino. Un risultato senza precedenti…”

Foto 10 (Il Generale Salvatore Marcelletti)