Riceviamo e pubblichiamo
Il mio percorso, dice Maiani, è iniziato in Francia già nei primissimi anni ’80 con le prime rette di supporto e di resistenza tracciate su carta millimetrata, poi sono arrivati i fantastici (per l’epoca) computer Amstrad, ZX80, Commodore, …, ed il linguaggio Basic che hanno dato il via ad uno sviluppo esponenziale dell’analisi statistica e quantitativa e quindi reso possibili le ottimizzazioni delle variabili nei trading system,…, mentre oggi non parliamo più soltanto di analisi grafica e analisi algoritmica, ma anche di robotica, reti neurali, sistemi esperti, money e portfolio management, numerose tecniche di trading…
E’ stato un privilegio, prosegue l’analista, ed una grande esperienza di vita aver potuto assistere alla “preistoria” e quindi allo sviluppo computerizzato dell’analisi tecnica e sono certo che ne vedremo ancora delle belle. Siamo soltanto agli albori. Le possibilità sono infinite e l’AT, ed è un dato di fatto, è in costante evoluzione. Pensate soltanto ai possibili sviluppi, in termini di analisi dei dati, quando i computer quantistici saranno alla portata di tutti.
L’analisi tecnica, in quanto metodologia interdisciplinare, è adatta a coloro che hanno voglia di studiare, sperimentare, creare, sviluppare ed ottimizzare l’operatività (trading e/o investimenti) sui mercati finanziari. L’AT prepara ed allena la mente al ragionamento in quanto si ispira alla matematica, alla statistica, alla fisica, ai cicli (quindi dall’osservazione macroeconomica a quella della natura), alla psicologia (chi interviene sui mercati lo fa in un determinato modo e ciò è ben visibile sui grafici) e a molte altre discipline e dottrine.
La bacchetta magica, aggiunge ancora Maiani, non esiste per fortuna, pensate se cadesse nelle mani sbagliate…, ma solo e unicamente lo studio approfondito consente in primis di preservare il capitale investito e quindi di sbagliare in modo consapevole senza farsi male. Sbagliare è normale e solo chi non fa nulla non sbaglia. L’utile, inteso come guadagno, poi va da sé; l’importante è che sia costante nel tempo e non occasionale.
Secondo il mio personale parere, molta gente fa analisi tecnica attraverso l’analisi grafica a livello basilare senza saperlo o senza esserne consapevoli. Vedi il meteorologo che guarda il grafico delle temperature e individua una tendenza o l’insegante che osserva il grafico dei voti del suo alluno e ne deduce che sta migliorando o peggiorando. Si possono tracciare supporti e resistenze sui grafici delle temperature e dei voti scolastici e ricavarne segnali utili, come in borsa. A questo livello, potremo probabilmente parlare di AT dove tutto è concentrato nel prezzo, nella temperatura o nel voto.
Nel mio piccolo (per la prima volta non utilizzo la solita formula), invito pertanto e soprattutto i più giovani, per lo meno, a cercare di capire che cosa è l’Analisi Tecnica.
Non si sa mai. Potrebbe anche piacere…
Infine, penso che l’AT italiana sia di elevato livello e non abbia molto da invidiare a quella degli altri paesi…
Giovanni Maiani