Un “piccolo” gruppo di cittadini sammarinesi , riunitisi nel gruppo denominato ORGOGLIO SAMMARINESE sulla rete FACEBOOK , e presente già sulla stampa per richiedere RISPETTO e DIGNITA’ dalla Repubblica Italiana, a causa delle note vicende relative alle “ritorsioni” che la stessa Italia attraverso, membri autorevoli delle istituzioni politiche ed economiche , riservano ingiustamente e strumentalmente alla REPUBBLICA DI SAN MARINO chiedono al GOVERNO e alle autorità politiche ed economiche sammarinesi, una azione più incisiva e maggiormente capace di tutelare e difendere i propri cittadini , soprattutto i più indifesi, di fronte alla azione indiscriminata portata avanti dall’ITALIA. Se non si “vuole fare “ o non si “può fare” si faccia un passo indietro !!!!! ORGOGLIO SAMMARINESE non ha finalità partitiche, ma solo quello di far ragionare la “vera politica” e la diplomazia per trovare le soluzioni più idonee e più rispettose dell’antico rapporto di BUON VICINATO tra i due Paesi. La Repubblica di San Marino deve poter convivere con i cambiamenti internazionali , deve obbligatoriamente imboccare la strada della trasparenza e della più accentuata cooperazione positiva con l’Italia e con l’Unione Europea. Il Popolo Sammarinese è orgoglioso di appartenere a questa terra dove “LIBERTAS” E “NEMINI TENERI” SAN MARINO VA PROTETTA, così sostengono i sammarinesi in un processo del 1296, “NON PAGANO PERCHE’ NON HANNO MAI PAGATO E’ STATO IL LORO SANTO A LASCIARLI LIBERI”. Se la nostra classe politica , “non vuole” o ” non può farlo” faccia un passo indietro!!!!!!!
IL SIT-IN si terrà GIOVEDI’ 5 NOVEMBRE ALLE ORE 18,15 con il seguente programma ;……….. CI SI RITROVA in PIAZZETTA GARIBALDI NEL CENTRO STORICO IN CITTA’ (sotto la Statua di Giuseppe Garibaldi di fronte all’ufficio numismatico) , POI CI SI INCAMMINA INSIEME VERSO l’ambasciata ITALIANA . Chi può venga con la propria famiglia e con la BANDIERA SAMMARINESE.
L’abbiamo chiamata “UNA CAMMINATA VERSO IL CAMBIAMENTO” in silenzio pacificamente e con la NOSTRA BANDIERA , noi piccoli e senza voce chiediamo di poter dire la nostra , e di “urlare il nostro silenzio” ai più potenti , a quelli che “avidi di malapolitica” non guardano più agli interessi dei più deboli , i cittadini comuni.
Giorgio Felici