Urla, pugni sui tavoli, porte sbattute a Palazzo Begni ed i protagonisti non sono i politici ma alcuni imprenditori fornitori di materiali per l’edilizia che da giorni hanno indicato al governo come i propri fornitori si rifiutano di continuare le vendite di materie prime e semilavorate perchè ‘San Marino è diventata inaffidabile’ per via della black list, ma soprattutto per via di questo stato di cose, le ditte fornitrici richiedono il pagamento anticipato della merce in contanti.
Fin qui capiamo che sia una cosa gravissima ma nulla di alcun chè; quello che ha fato ”imbestialire” gli operatori edili è la mancata venuta di due Segretari, come invece promesso nel corso dell’incontro avuto lunedì scorso con gli stessi edili.