Carissimi Cittadine e Cittadini, non pensavamo che arrivassero a tanto ma gli “amici e colleghi della CSDL e della CDLS” presentando un’ulteriore istanza di revoca, la seconda dopo due ricorsi (in totale siamo a quattro), nei confronti della Unione Sammarinese dei Lavoratori che ormai ha raggiunto gli 800 iscritti reali, dimostrano una ridotta lungimiranza, in quanto in un momento nel quale l’ U.S.L. è fortemente impegnata sul fronte della disoccupazione, della cassa integrazione, sulla riforma della Pubblica Amministrazione e in generale sul miglioramento delle condizioni lavorative delle lavoratrici e dei lavoratori, le “vecchie Organizzazioni Sindacali” si impegnano ad investire risorse economiche ed umane contro chi non la pensa come loro.
Ma ciò che è veramente grave ed evidente, è la volontà e la necessità di difendere le loro posizioni di rendita acquisite senza sapere bene quali siano i meriti per i quali le occupano, si noti la bassa percentuale di lavoratrici e lavoratori sindacalizzati nel Paese, circa il 35% del totale, in cinquanta anni della loro presenza sul territorio; in altri contesti dirigenti consapevoli di ciò avrebbero già rimesso il loro mandato, per mancati risultati ottenuti.
Tutto ciò in netto contrasto con quanto vanno dichiarando quasi giornalmente sulla stampa, cioè che dall’attuale negativa contingenza economico – sociale se ne esce esclusivamente con una comunità di intenti fra tutte le parti istituzionali e sociali.
Credo che alla popolazione risulti difficile comprendere come le due “vecchie Organizzazioni Sindacali” intendano affrontare con nuovi metodi, così come il paese richiede, le attuali problematiche, considerando che sono i primi ad ostacolare ad oltranza e senza scrupoli il pluralismo e la democrazia, quindi l’operatività di una Nuova Organizzazione Sindacale, proprio loro che ne dovrebbero essere i massimi fautori.
Unione Sammarinese dei Lavoratori
La Segreteria