La stagione delle incertezze per San Marino non è avviata, è purtroppo una realtà presente da un po’ di tempo; adesso è arrivata semplicemente ad essere lampante per tutti e non solo per gli addetti ai lavori. 120 lavoratori a casa nelle ultime settimane, quasi la metà dei dipendenti licenziati in Prima, Alfa-Lum con 60 dipendenti a rischio su 134 occupati, Erba Vita che da tempo ha annunciato di abbandonare il Titano per i difficili rapporti con l’Italia, 1/3 i licenziamenti a San Marino Investimenti e moltissimi tagli anche in aziende medio-piccole. “Lo stato non può sostituirsi alle imprese” : è vero, ma è anche vero che deve fornire gli strumenti per far si che gli investitori esteri e non, trovino nel comparto industriale della Repubblica un appetibilità tale che permetta il rilancio del settore. San Marino deve ritornare ad essere nella mentalità comune alleato delle imprese e dei lavoratori, bisogna difendere le aziende sammarinesi e i suoi dipendenti. Le sorti del nostro Paese si possono invertire, però ci vogliono scelte strategiche pianificate in archi temporali a lungo termine. Si potrebbe optare per una fiscalità ridotta negli anni di avviamento, con l’obbligo della ditta a formare know how sammarinese, diminuire l’imposta indiretta sui consumi (monofase) di due/tre punti percentuali; si aumenterebbero le entrate dello Stato semplicemente diminuendo il prezzo delle merci in percentile: minor costo d’acquisto, buona qualità, uguale a una vendita implementata, flex security (flessibilità concordata). Si potrebbero portare a San Marino produzioni d’eccellenza, infatti prodotti elitari creerebbero pubblicità positiva gratuita al Paese e attirerebbero persone ben disposte a spendere e/o ad investire. Queste sono alcune delle proposte che vedo attuabili per il rilancio del comparto: è inutile aprire bocca per dar fiato, non proporre mai nulla lamentarsi e basta. Ci vogliono proposte fattibili e parti sociali, sindacali, datoriali e governative orientate realmente verso lo stesso scopo: il rilancio di tutto il sistema Paese.
Segretario Industria e Artigianato USL
Francesca Busignani