Usot: bloccare le tariffe di hotel

Gli operatori turistici chiedono un credito d’imposta, piuttosto che la cig, per rilanciare le loro imprese

Sostenere l’occupazione, e dunque l’apertura annuale delle attività, e bloccare le tariffe alberghiere per l’anno prossimo. Sono due delle richieste avanzate dall’Unione sammarinese per gli Operatori del turismo in una lettera inviata al segretario di Stato per il Lavoro, Gian Marco Marcucci. In cui l’associazione dà il via libera alla legge sugli ammortizzatori sociali, “un progetto che si occupa di garantire l’intero sistema Paese”. Segnalando comunque alcuni “punti problematici”, come la Cassa integrazione guadagni, che “non sembra applicabile alle realtà turistiche in termini di vantaggi per il datore di lavoro”.

Secondo l’associazione, infatti, data la stagionalità che caratterizza il settore, “è difficile immaginare un utilizzo della Cig con le stesse modalità utilizzate dalle aziende industriali”. Ecco perché l’Usot chiede un “sostegno del settore al fine principale di sostenere l’impegno occupazionale così da incentivare l’apertura annuale delle attività e la qualificazione di San Marino Patrimonio dell’Umanità, ma anche per riequilibrare l’onere degli aumenti contrattuali rendendolo maggiormente competitivo, e per attuare il blocco delle tariffe alberghiere per l’anno 2010”. La proposta, precisa l’associazione, coinvolgerebbe soltanto i bar e ristoranti del centro storico e di Borgo Maggiore e le strutture ricettive che restano aperte tutto l’anno, per le quali si chiede “un contributo sottoforma di credito di imposta oppure di erogazione diretta, ma dietro specifiche condizioni quali un minimo di cinque dipendenti (per le strutture ricettive) e l’apertura Annuale”. Sarebbe un modo, conclude l’Usot, per rendere “più fattibile la destagionalizzazione del turismo e il rilancio di un settore così vitale per la nostra Repubblica”.

 

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