USOT preoccupata rapporti Italo-sammarinesi

L’Associazione Sammarinese Operatori del Turismo (U.S.O.T) vuole esprimere la propria preoccupazione riguardo al costante peggioramento dei rapporti italo – sammarinesi. Il perdurare di polemiche con le Istituzioni italiane, l’impossibilità di trovare un confronto, l’aumento della pressione fiscale sui redditi dei lavoratori frontalieri (articolo 56 della Legge di Bilancio) e l’Imposta Complementare sui Servizi che graverà sui turisti che pernotteranno a San Marino, stanno creando non solo seri danni all’immagine del nostro Paese, ma anche pesanti ripercussioni economiche alle nostre imprese.

I lavoratori frontalieri stanno già sensibilmente contraendo la loro propensione al consumo all’interno della Repubblica, sia perché si sono visti ridurre notevolmente le loro buste paghe e quindi costretti a rivedere le proprie abitudini, sia perché, giustamente indispettiti, scelgono di non spendere all’interno del nostro Paese.

Il rischio è che i frontalieri continuino a boicottare volontariamente le attività commerciali sammarinesi, con il risultato di peggiorare la già grave situazione economica del Paese in generale e delle imprese che l’USOT rappresenta.

Tutto questo sta creando forti tensioni all’interno delle aziende e non poche difficoltà gestionali, ricordiamo infatti che i lavoratori frontalieri sono una categoria che fornisce al nostro settore, con numeri importanti, personale affidabile e qualificato non facilmente reperibile in territorio.

La Repubblica di San Marino è da sempre nota per la propria accoglienza, le ultime iniziative del Governo stanno invece screditando lo spirito di ospitalità che ha da sempre contraddistinto il nostro Paese, provocando una profonda disaffezione verso la nostra terra. Il pericolo reale è che il numero di turisti si riduca ulteriormente, producendo seri danni a tutto il sistema economico.

Il nostro Paese non può vivere solamente con i sammarinesi e l’autarchia non è certamente una scelta percorribile e fattibile; la nostra economia ha da sempre necessitato dell’apporto dei non sammarinesi, italiani o stranieri che siano. Il dialogo e la collaborazione con chi ci sta intorno sono fattori imprescindibili per la sopravvivenza di San Marino.

L’USOT non può quindi che dissociarsi dal clima di tensione creatosi e dalla decisione di far pagare gli errori della gestione del Paese ai frontalieri, ai turisti ed agli imprenditori sammarinesi, rimandando altre decisioni, forse più impopolari, ma necessarie.

L’Associazione chiede, quindi, una presa di responsabilità al Congresso di Stato affinché normalizzi al più presto i rapporti con l’Italia, riveda la tassazione dei lavoratori non fiscalmente residenti ed elimini l’applicazione dell’Imposta Complementare sui Servizi sui pernottamenti.

Il Consiglio Direttivo USOT