Valentini: ‘‘Controinformazione del Sindacato sulla ritenuta dei 300 euro, non trova nessun riscontro”

Toni sferzanti dal Segretario di Stato alle Finanze Prof. Valentini, e cioè da chi non ti immaginesti mai, vedendo il suo stile pacato e rispettoso.

Ma probabilmente quando la misura è colma anche i pacati si possono irritare!

‘Controinformazione del sindacato sulla ritenuta dei 300 euro, che non trova nessun riscontro” è quanto ha esclamato Valentini quest’oggi in Conferenza stampa del Congresso di Stato.

Indubbiamente – continua Valentini – si vogliono esacerbare gli animi, cercando il conflitto che non deve e non può esserci in quanto non si è mai parlato di importi così rilevanti! Abbiamo poi fatto delle ipotesi di intervento, in modo da conciliare un maggior gettito e non aumentare la pressione fiscale, tenendo presente, per quanto riguarda l’impresa anche gli investimenti. Per i dipendenti vogliamo aumentare le reali ritenute (spese produzione reddito) ed aumentare gli incentivi a favore delle famiglie, il cosiddetto carico familiare. Ma mai abbiamo parlato – intende sottolineare Valentini – di una trattenuta mensile di 300 euro!

A conti fatti – continua Valentini – da una situazione reale con uno stipendio di 30.000 il dipendente paga circa l’1%, ovvero 300 euro all’anno, Abbattendo la spesa di produzione reddito portandolo al 5%, avremo una tassazione di circa 600 euro, ma era solo a titolo esemplificativo. Una parte di abbattimento potrà essere forfettario, ed una parte aumentando le deducibilità. Ma ci potrà essere anche un aumento di abbattimento per il carico famigliare.

E’ chiaro chi potrà avere la stessa deducibilità odierna manterrà il carico fiscale odierno (famiglie), e chi non le ha verrà aumentato ma non saremo sempre sotto il 12% di tassazione (singles, o chi non ha figli a carico).

Ci potrà essere un aumento annuale di 300 all’anno e non mensili!

Le 300 euro all’anno sono una cifra che non è adeguata a mantenere lo standard attuale dello stato sociale attuale, ovvero farmaci gratis, spese sanitarie gratis, scuole gratis, ecc.ecc.

I servizi sociosanitari sono gratuiti a tutti, e questo è un grosso elemento di equità secondo il Segretario Valentini.

Per quanto riguarda le imprese, le quali metà sono a dichiarazione negativa e circa 3500 dichiarano sotto i trentamila. Occorrerà, quindi, una maggiore equità e un maggior controllo da parte degli organi preposti, iniziando anche dai beni strumentali, che talvolta sono usati in maniera impropria e forse eccessiva.

Minumin tax alle aziende. C’è anche l’ipotesi di un prelievo minimo alle aziende, continua Valentini, ma nulla è ancora deciso, certo che questa va corretta tenendo d’occhio la natura dell’azienda stessa, quale è il suo reddito lordo e quando è dichiarato come imponibile. Occorrono indubbiamente maggiori controlli alle aziende.

Mi sembra comunque – secondo Valentini – che si voglia cercare lo scontro con la creazione di un clima di tensione, portando le mobilitazioni e lo scontro sociale. E questo è sbagliato in quanto errate sono le premesse da parte del Sindacato.

Le condizioni economiche – continua – sono profondamente cambiate, ma vorremmo mantenere e garantire uno stato sociale abbastanza importante come l’attuale, e per farlo occorre un fisco più attento; non è possibile che queste entrate possano supportare un sistema del genere. Una cosa che dovremmo vedere sono i redditi prodotti all’estero e i dividendi. Potremmo essere più coerenti se allargheremo la base imponibile.

Dovremmo avere una fiscalità più leggera – conclude Valentini – se tutti contribuiremmo in maniera giusta ed equa. E’ ovvio che pagare l’1% (per alcuni dipendenti) e zero per alcune imprese non è ne l’uno ne l’altro.