Valmarecchia, allarme sicurezza: a Maiolo nuovo attacco dei lupi, sbranata una capra e spariti i capretti

Non c’è tregua per la Valmarecchia: un altro attacco di lupi a Maiolo ha riportato in primo piano il tema della convivenza tra uomo e fauna selvatica. È accaduto ieri, giovedì 3 aprile, appena 24 ore dopo un’aggressione analoga a Sartiano. Stavolta a farne le spese è stato un piccolo allevamento familiare situato a breve distanza da Novafeltria, dove una capra è stata sbranata in pieno giorno e i suoi capretti risultano scomparsi.

Non si è trattato di un caso isolato: oltre alla capra anziana, sono svaniti nel nulla anche quattro gatti del proprietario e altri animali domestici dei vicini. L’intervento dei predatori è stato silenzioso e rapido, tanto che non sono stati né visti né sentiti. “È la seconda volta che succede”, racconta il titolare dell’allevamento, preoccupato non solo per i suoi animali ma anche per l’evidente escalation degli episodi.

Lupi sempre più vicini a zone abitate

L’episodio ha creato forte tensione nella comunità locale, anche per il fatto che i lupi sono stati avvistati da semplici cittadini durante attività quotidiane. Recentemente, alcune persone che stavano raccogliendo asparagi nei campi hanno riferito di essersi imbattute in un branco, restando profondamente spaventate.

Il fenomeno non colpisce più solo gli allevatori, ma anche la popolazione che vive o frequenta le aree verdi. La ciclabile di Novafeltria, un percorso frequentato da famiglie, bambini e sportivi, è ora considerata una zona a rischio.

Il CAV: “Mattanza fuori controllo”

A intervenire con toni allarmati è l’Associazione Coltivatori Associati Valmarecchia (CAV), che denuncia come la presenza dei lupi si stia spingendo pericolosamente verso le aree residenziali, con conseguenze gravi sulla sicurezza e sull’economia rurale del territorio.

Il CAV, tramite l’avvocato Diego Dell’Anna, ha inoltrato un esposto formale alla Regione Emilia-Romagna e alla Provincia, evidenziando diversi nodi critici: dai danni ingenti causati dalla fauna selvatica, ai ristori inadeguati per gli agricoltori, fino al progressivo abbandono delle aree collinari, sempre più svuotate dalle aziende agricole costrette a chiudere.

Richiesta di intervento urgente

Il crescente numero di attacchi sta generando paura e incertezza tra gli abitanti della valle, già alle prese con le difficoltà tipiche delle zone interne. Al centro delle richieste, misure concrete per tutelare l’incolumità delle persone e proteggere gli animali da allevamento, divenuti bersagli ormai abituali dei predatori.

Finché non verranno adottati provvedimenti efficaci, l’allerta resta alta e la sensazione diffusa è che il rapporto tra uomo e natura in Valmarecchia sia sempre più fragile e compromesso.