Dalle prime ore di oggi è in corso un’ampia operazione su tutto il territorio italiano coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, con il supporto del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dei Carabinieri e la collaborazione della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. L’intervento riguarda 27 provvedimenti, tra cui una misura cautelare a carico di un 21enne bresciano e 26 decreti di perquisizione personali e locali rivolti a soggetti sospettati di appartenere a gruppi virtuali di estrema destra con posizioni neonaziste, suprematiste e xenofobe.
L’indagine, iniziata nel dicembre 2023 dall’Anticrimine di Brescia, ha preso le mosse dal monitoraggio dei profili social di Telegram e TikTok di un giovane attivo in gruppi radicali, molti dei quali veicolano contenuti violenti e di odio razziale, negazionismo della Shoah e apologia del fascismo. Tra i gruppi virtuali coinvolti figurano “WHITE LIVES MATTER ITALIA”, “VANNAWAFFEN TM”, “SANGUE E SUOLO” e “CASA DEL FASCIO”, tutti riconducibili a ideologie di estrema destra con contenuti suprematisti, antisemiti, omofobi e violenti.
Particolarmente rilevante è la partecipazione di diversi giovani residenti in varie regioni italiane, compresa la Romagna, dove l’allarme per la crescita di queste ideologie radicali ha spinto le autorità a una mobilitazione immediata.
Le perquisizioni e le misure cautelari si collocano nel quadro di un impegno nazionale che vede la Romagna come una delle zone interessate al contrasto di questi fenomeni di odio, radicalizzazione e violenza, con la sicurezza locale coinvolta nel monitoraggio e nella prevenzione di possibili azioni delittuose.
Il coordinamento tra le procure, le forze dell’ordine e le autorità romagnole testimonia la crescente attenzione a fenomeni di estrema destra che utilizzano piattaforme social per diffondere messaggi di intolleranza, minacciare minoranze e incitare all’azione violenta, con un occhio di riguardo alla tutela del tessuto sociale e della convivenza civile della regione.
Le indagini proseguiranno per approfondire eventuali collegamenti e sviluppi sul territorio romagnolo, a tutela della sicurezza pubblica e contro ogni forma di odio e discriminazione.