
(ANSA) – VENEZIA, 17 FEB – Canali interni ridotti a stradine
melmose, barche ormeggiate in secca, le antiche fondamenta dei
palazzi a vista, anche lungo il Canal Grande. Venezia è alle
prese da molti giorni con una bassa marea – causato dal fenomeno
contrario di quello dell’acqua alta – che comincia a creare seri
problemi anche alla navigabilità.
L’eccezionalità del fenomeno, spiegano dal centro previsioni
maree comunale, non è tanto nelle misure sotto lo zero
mareografico raggiunte dalla laguna (-60 centimetri nei giorni
scorsi, – 56 centimetri oggi) quanto nella sua durata. L’acqua
bassa, stante la pressione atmosferica prevista, continuerà
anche nei prossimi giorni, almeno fino a martedì.
I guai più seri dei canali in secca si presentano per i
servizi di emergenza, come le idroambulanze del Suem 118, che in
alcune situazioni, non potendo proseguire nei rii senz’acqua,
hanno dovuto fermarsi prima della destinazione e raggiungere i
malati, ma anche trasportarli a bordo, a forza di braccia. Ciò
naturalmente solo durante i picchi di bassa marea, che durano
poche ore.
Il fenomeno, spiegano dal Centro maree, non dipende affatto
dalla siccità – cioè il mancato apporto d’acqua – ma è correlato
a questa, perchè determinato anch’esso del regime anticiclonico
che avvolge una vasta area dell’Europa (si sono saldati
l’anticiclone delle Azzorre e quello nordafricano), facendo da
barriera all’ingresso delle pertubazioni e quindi alle piogge.
(ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte