Nelle ultime settimane si è conclusa la campagna “Controlli Autodemolitori 2025”, promossa dal Comando Carabinieri Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari, finalizzata a monitorare la conformità alle normative ambientali nel settore della demolizione dei veicoli. In Emilia-Romagna, sono stati effettuati 20 controlli su altrettante imprese, con particolare attenzione a due attività nella provincia di Rimini. L’iniziativa ha avuto come scopo la verifica della gestione dei rifiuti secondo il D.Lgs. 209/2003, che recepisce la direttiva europea 2000/53/CE, la quale stabilisce obblighi specifici per il corretto smontaggio, recupero e riciclo dei materiali, promuovendo così un’economia circolare.
I risultati delle ispezioni hanno portato alla luce 7 illeciti penali, con due casi registrati nelle province di Ferrara e Ravenna, e 5 violazioni amministrative, che hanno comportato un totale di sanzioni superiori a 24.000 euro. Le irregolarità più frequentemente riscontrate includono lo stoccaggio non conforme, la mancanza di etichettatura per i rifiuti pericolosi e imprecisioni nei registri, oltre alla gestione illegale di F-gas, sostanze ad alto impatto ambientale.
Tra le scoperte più rilevanti, si segnala un impianto nel cesenate che operava su un’area non autorizzata di oltre 8.000 metri quadrati, con centinaia di veicoli fuori uso accumulati. A Ravenna, è stata identificata un’autodemolizione totalmente abusiva, mentre a Parma sono state elevate multe per l’abbandono di automobili in aree naturali di valore. I controlli hanno incluso anche la verifica dell’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali e al nuovo Rentri, il registro nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, operante da febbraio 2025. L’operazione rappresenta un’azione di controllo esaustiva, mirata a garantire la legalità e la salvaguardia ambientale nel settore dell’autodemolizione.