Viktoria Polishehuk a San Marino.

UcrainaEra il volto sorridente e conosciuto di Krm Tv: il suo salotto dalle sette alle nove, “Snidanok” (mattina) per otto anni l’ha guardato tutta la penisola .

Viktoria Polishehuk, la giornalista ucraina ventinovenne che si è licenziata dalla televisione di pubblica della Crimea, è stata ufficialmente invitata a San Marino per intervenire al Convegno internazionale previsto per il 3 maggio in occasione della Giornata mondiale della Libertà di stampa. “Ero un’ucraina e una giornalista. Non mi sento più un’ucraina, né una giornalista” ha dichiarato la Polishehuk dopo le dimissioni.

Nella televisione di Stato della Crimea, Viktoria non entrerà mai più: s’è licenziata e il suo ufficio è stato adibito a seggio elettorale. “Non vado a votare. Ho già il biglietto del treno: Khmelnitski, Ucraina centrale. E’ il paese dove sono nata, c’è la mia famiglia. Ci sto una settimana. Poi andrò tre mesi a Istanbul col permesso turistico. Dopo, non lo so.

Non torno. E’ finito tutto, anche a Kiev: dov’è la rivoluzione arancione del 2004? Se mi danno il visto, vado in Canada. Ci sono tanti ucraini, là”. Viktoria era il volto sorridente e conosciuto di Krm Tv: il suo salotto dalle sette alle nove, “Snidanok” (mattina) per otto anni l’ha guardato tutta la penisola. “Io conducevo la mia parte in ucraino, il mio collega in russo. Parlavamo di tutto. Con tutti: casalinghe, pensionati, ragazzini, militari. Della corruzione, degli oligarchi, dei russi. E’ una cosa che non si potrà più fare. Negli ultimi anni, le cose sono cambiate. Sotto Yanukovich, la censura era diventata insopportabile. M’ero già presa una pausa, ero andata in Bahrein, da un amico italiano, per girare un documentario sulla primavera araba. Ma adesso, come si può andare in onda coi soldati davanti agli studi?… Il 29 marzo compio trent’anni. Lontana da qui”.

Ride con le lacrime agli occhi durante l’intervista all’inviato del Corriere della sera: “Il mio fidanzato ha scelto di rimanere. Dice che vivremo meglio. Io invece piango come un’orfana, ogni giorno. La Crimea che conoscevo, è morta”.

Al convegno organizzato da Smtv interverranno fra gli altri anche la blogger tunisina, Lina Ben Mhenni, protagonista della Primavera araba e il presidente della Stampa estera italiana, Maarten Van Aalderen.

Il segretario di Stato per l’informazione, Iro Belluzzi ha dichiarato che la Repubblica di San Marino, la più antica Repubblica del mondo che fa della libertà il suo primo fondamento, è lieta di accogliere la testimonianza di una giornalista che si è rifiutata di andare in onda “con i soldati armati davanti agli studi”.

Un buon viatico alla nascente legge sull’editoria sammarinese.

La Tribuna

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