Nessun processo per il maresciallo Luciano Masini. Dopo sei mesi di indagini, la Procura della Repubblica ha chiesto l’archiviazione del procedimento aperto contro il militare coinvolto nel tragico episodio avvenuto durante la notte di Capodanno a Villa Verucchio.
Secondo quanto stabilito dagli inquirenti, l’intervento dell’uomo in divisa fu inevitabile: si trovò davanti un 23enne armato di coltello che si avvicinava minacciosamente, urlando frasi in arabo. In quel momento, il maresciallo avrebbe agito per legittima difesa.
L’episodio, che fece grande scalpore nei primi giorni del 2025, rientra ora in una cornice investigativa chiara: per la Procura, la reazione dell’appartenente all’Arma non presenta profili di rilevanza penale.
Il fascicolo, ora in mano al giudice per le indagini preliminari, potrebbe dunque chiudersi senza ulteriori sviluppi giudiziari. Una conclusione che confermerebbe la linea seguita fin dall’inizio: quella di un intervento obbligato dalle circostanze, in un contesto di pericolo concreto e immediato.