Viserba Comune: una divisione controproducente in un momento di scelte strategiche per Rimini – di Stefano Benaglia

Caro Diario, oggi la notizia in prima pagina se la è guadagnata l’iniziativa Viserba Comune, lanciata dal neonato comitato di scopo. Alcune considerazioni, in ordine sparso.

L’operazione è portata avanti da un gruppo di persone che erano candidate alle ultime elezioni ma che, come me, non hanno ottenuto il posto nel consiglio comunale e neppure una nomina. La prima reazione alla notizia è stata ricordarmi di quando eravamo bambini e chi perdeva andava via portandosi via la palla.

Con questo non voglio sminuire alcune delle recriminazioni alla base dell’iniziativa che sono legittime, ma se si applicasse questa logica alla nostra città ogni frazione avrebbe lo stesso diritto di rivendicare lo stesso percorso. Anche Viserbella potrebbe uscire dal futuro comune di Viserba, per fondare la propria amministrazione locale, oppure Torre Pedrera potrebbe diventare Santarcangelo Mare. Il fatto è che l’identità Riminese è un dato appartenenza inscindibile e non negoziabile per qualche misera poltrona o un po’ di visibilità.

Quello che però non torna è il tempismo.

Solo dieci giorni fa il comune di Rimini, tramite la determina dirigenziale 1280 del 19/05/2025 ha approvato un finanziamento di 52.800 (48.000 + iva 10%) a favore di Agenzia Mobilità Romagnola per il servizio integrativo di trasporto pubblico locale con trenini turistici da svolgersi dal 1 giugno al 15 settembre nella frazione di Viserba. Praticamente un servizio privato per Viserba a spese della collettività che porta le persone dai parcheggi alle strutture. La richiesta è partita dalla rete di impresa “Borgo Viserba” nata dal progetto “i borghi del parco del mare” promosso dal Piano Strategico della città di Rimini nel 2021. L’operazione, ha l’obiettivo di sopperire alla mancanza di parcheggi, creando però una disparità di servizio nelle frazioni di Rimini Nord. L’investimento equivale al triplo del contributo che il comune elargisce al comitato turistico per fare eventi nel periodo estivo, e non ha precedenti a parte il servizio dello shuttle mare che però estende il servizio ad un’area molto più vasta. Un progetto che poteva essere esteso a tutta la parte Nord della città, agendo in sinergia tra le frazioni e ottimizzando i costi.

Perché l’iniziativa del referendum, di cui si vocifera ormai da oltre un mese, non è stata presentata prima? Forse perché bisognava portare a conclusione questo progetto navetta? E perché questo progetto navetta non è stato condiviso tra tutti gli operatori Nord? Perché in passato su questo stesso progetto il comune si era espresso in maniera differente? Cosa è cambiato oltre all’assessore? Forse la partita era più ampia e alla fine qualcosa è saltato e ha scatenato la nuova secessione? È questa la modalità che verrà seguita dal futuro Viserba Comune, pensare solo a sé stessa?

Caro Diario credo sia fortemente sbagliato pensare ad una divisione da Rimini, soprattutto pensarlo in una logica che non prevede una linea politica chiara. Chi lo fa potrebbe cercare la carriera che non gli è mai riuscita oppure un peso politico per poi ritornare nei ranghi.

Un’operazione buona per una campagna elettorale già partita da diverso tempo ma ancora decisamente povera di contenuti.

Stefano Benaglia