Caro e stimato amico (in riferimento all’articolo di Luigi Bisignani), ho letto con avido interesse il tuo intervento. Sono convinto che tu abbia ragione nel sospettare che Mattarella in questa fase abbastanza caotica abbia in mente di sparigliare, scegliendo un premier che spiazzi i politici e sorprenda i cittadini. Assegnare l’ incarico di presidente del Consiglio a una donna non è una idea da scartare, anzi. Sono da anni convinto che le signore spesso non siano uguali ai soliti signori, ma addirittura migliori. Lo sperimento e lo verifico ogni giorno nel mio giornale, dove le femmine trionfano per bravura e tenacia, e altresì nella vita privata. I miei avvocati di fiducia sono femmine e non mi hanno mai deluso, idem i medici cui affido la salute con risultati egregi, per non dire ottimi visto che, nonostante l’ età avanzata, lavoro dalla mattina alla sera, come quando avevo 40 anni.
Mi spaventa l’ idea che a una toga venga regalata pure la guida dell’ esecutivo. Vorrebbe dire che la politica, debole e sciatta, si consegna totalmente, per manifesta inettitudine, alla casta giudiziaria. Sarebbe il fallimento ufficiale della democrazia. Confesso di essere intimidito dall’ arroganza e dallo strapotere dei magistrati. Avevo una cara amica e l’ ho persa poiché si è messa a tubare con un procuratore, affascinata dalla sua forza derivante dalla professione i cui effetti sono insindacabili. Dato il mio mestiere di giornalista, ho avuto a che fare spesso con giudici che mi hanno condannato quando avevo ragione e talvolta assolto quando avevo torto. Come faccio a fidarmi di loro? Vorrei, tuttavia non ci riesco. Tanto è vero che la sera, quando rincaso, do una occhiata sotto il letto perché temo di trovarci un pm o almeno un gip. Non ne posso più. A Palazzo Chigi preferirei venisse insediato un geometra.
di Vittorio Feltri
Libero