Washington, Trump rilancia la critica a Putin ma non chiude il dialogo sulla guerra in Ucraina: “Non sono pronto a chiudere rapporti con la Russia”

In un’intervista rilasciata alla Bbc, il presidente americano Donald Trump ha espresso apertamente la sua delusione nei confronti del presidente russo Vladimir Putin per la prosecuzione del conflitto in Ucraina, pur precisando di non aver ancora chiuso ogni canale di comunicazione con lui. Trump ha spiegato che, nonostante il suo malcontento per la situazione, resta impegnato a lavorare per una possibile soluzione.

Nel racconto del loro ultimo colloquio telefonico, Trump ha riferito di aver confidato a Putin la volontà di chiudere la guerra, ma ha sottolineato come poco dopo il presidente russo abbia reagito con un’azione violenta, facendo riferimento alla distruzione di un edificio a Kiev.

Il capo della Casa Bianca ha inoltre aggiornato la sua posizione sull’Alleanza Atlantica, rivendicando di aver contribuito a farla diventare più efficiente e solidale, rispetto alla definizione di “obsoleta” che aveva usato in passato. Ha raccontato di aver ottenuto un maggior rispetto da parte di leader europei come quelli di Germania, Francia e Spagna durante l’ultimo vertice Nato, anche se ha sottolineato come questa deferenza nasca soprattutto dalla consapevolezza della complessità del mandato presidenziale negli Usa.

Per quanto riguarda il Regno Unito, Trump ha espresso ottimismo riguardo all’attuale governo laburista guidato da Keir Starmer, definendo l’intesa commerciale e sulle politiche dei dazi un modello positivo. Ha riconosciuto l’importanza del consolidamento della Brexit dopo un inizio problematico e ha dichiarato di avere “grande rispetto” per re Carlo III, sottolineando che non si è sentito offeso dalle recenti dichiarazioni del sovrano sul Canada.

Sul fronte militare, fonti citate dal Washington Post indicano che Trump starebbe valutando l’invio all’Ucraina di missili Tomahawk, capaci di colpire obiettivi all’interno del territorio russo, inclusi Mosca e San Pietroburgo. Questi armamenti non sono ancora inclusi negli attuali pacchetti di aiuti, ma potrebbero essere introdotti per aumentare la pressione su Mosca. Inoltre, sarebbe in discussione la possibilità di autorizzare l’uso dei missili a lungo raggio ATACMS, già presenti in Ucraina, per colpire infrastrutture militari chiave nel cuore della Russia.

Parallelamente, dall’Unione Europea arrivano segnali di possibile imminente accordo sul diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L’alto rappresentante Ue Kaja Kallas ha espresso ottimismo sul fatto che entro oggi o domani si possa raggiungere un’intesa, sottolineando l’importanza di mantenere alta la pressione su Mosca, poiché gli Stati Uniti hanno riconosciuto la riluttanza russa a negoziare la pace. Tra le misure discusse, permane l’ipotesi di un tetto al prezzo del petrolio russo, anche se, ha precisato Kallas, gli Usa non ne farebbero parte.