ABEMUS PAPAM… sì, ma per favore lasciatelo in pace! … di Paolo Forcellini

Appena è uscito il primo segnale di fumata bianca – sotto gli occhi increduli di una gabbiana e del suo piccolo – dal comignolo della sala dove si era tenuto il conclave, e dal balcone di San Pietro è stato annunciato, magno cum gaudio, ai numerosissimi fedeli che riempivano la piazza sottostante, ABEMUS PAPAM, tutti i canali televisivi, pubblici e privati, hanno immediatamente dato il via alla solita competizione mediatica.

Come da copione, nei dibattiti sono stati invitati i soliti, stantii ospiti – più o meno noti – con le loro varie inclinazioni politiche, culturali e religiose. In questi programmi, tutti diventano esperti a seconda dell’argomento del giorno. Così come durante la Coppa America diventano tutti skipper, esperti di strombate e virate – anche quelli che il mare lo hanno visto solo in cartolina – e come quando Sinner ha cominciato la scalata verso i vertici del tennis mondiale tutti si sono improvvisati tennisti, persino quelli che non hanno mai preso in mano una racchetta; o ancora, come durante i Mondiali di calcio diventano tutti commissari tecnici, anche quelli che non hanno mai assistito a una partita, allo stesso modo, dopo l’elezione del Papa, gli ospiti dei salotti televisivi si mettono a discutere di teologia e di storia della Chiesa.

Si azzardano ipotesi su cosa sarà sotto il Pontificato di Leone XIV, anche coloro che non sono mai entrati in San Pietro e magari pensano che la Cappella Sistina sia una parte dell’organo riproduttivo di un certo Bernini.
Un susseguirsi di programmi e personaggi che, come ha giustamente osservato anche Feltri, hanno ormai letteralmente stancato, se non nauseato, i telespettatori, tanto da non poterne più.

Un consiglio ai conduttori: evitate di invitare quei personaggi che, invece di avventurarsi in dibattiti su argomenti religiosi e teologici, sarebbero forse più a loro agio a commentare L’Isola dei Famosi o il Grande Fratello.
E soprattutto: basta giudicare un Papa a solo una settimana dalla sua elezione! Si valuterà il suo operato con il tempo, e non secondo una visione politica, come purtroppo spesso accade.

Paolo Forcellini