Afragola (NA), omicidio della 14enne. L’allarme della madre del reo confesso alla mamma della vittima: “Guardati tua figlia, succederà qualcosa”

La tragedia che ha strappato Martina alla sua famiglia si è consumata in silenzio, ma con un dolore immenso che ora parla attraverso le parole della madre, Enza Cossentino, 47 anni. «La madre di Alessio, l’ex fidanzato di mia figlia, è venuta una settimana fa sotto casa mia e mi ha detto: “Guardati tua figlia che succede qualcosa” – racconta Enza, con la voce rotta dal pianto, come riportato dal giornalista Dario del Porto su Repubblica.it –. Ed è successo: me l’hanno uccisa». Martina, 14 anni, era il sole della sua vita, tutto per lei, e ora non c’è più.

Davanti all’abitazione di via Matteo Renato Imbriani, Enza chiede giustizia per la figlia e vuole l’ergastolo per Alessio Tucci, definito un «mostro» a cui aveva dato fiducia trattandolo come un figlio, tanto da vederlo partecipare anche alle ricerche della ragazza scomparsa. Enza era presente alla fiaccolata organizzata dal Comune, con oltre duemila persone e la partecipazione del parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello. «Dio perdona, io no. Perché Martina nessuno me la potrà riportare», ha ribadito.

Riguardo all’allarme lanciato dalla madre di Alessio, che aveva avvertito Enza di “guardarsi dalla figlia”, la donna riflette: forse si riferiva alla necessità di tutelare Martina, ma ora, con il dolore che l’ha travolta, pensa che avrebbe dovuto proteggere la figlia da quel ragazzo, che definisce un «mostro».

L’ultima volta che ha visto Alessio è stato martedì sera, in macchina, durante le ricerche di Martina. Alessio si era mostrato tranquillo e collaborativo, ma le sue parole nascondevano una finzione: «Disse: “Questa è un’altra notte che non si dorme” – ricorda Enza –. Quando gli chiesi se aveva fatto qualcosa a Martina, negò dicendo: “Non l’ho toccata proprio”, e aggiunse di averla solo salutata prima di andare a casa a farsi una doccia». Fu proprio quel gesto che fece insospettire il marito di Enza: perché una doccia? «Forse per lavare il sangue», pensò.

I primi sospetti di Enza risalgono a lunedì sera, quando Martina non rispose al telefono. Dopo qualche tentativo, la ragazza richiamò, dicendo che stava tornando, ma poi non rispose più e Enza intuì che Alessio le avesse strappato il telefono. L’istinto materno la portò subito a pensare a lui.

Martina non aveva detto alla madre che avrebbe incontrato Alessio, poiché era uscita con un’amica per andare alla yogurteria; solo dopo si è saputo che si erano visti per parlare, prima di allontanarsi. Inizialmente, Martina era innamorata, ma negli ultimi tempi le cose erano cambiate. La ragazza appariva nervosa e, secondo quanto raccontato dalla madre, Alessio le aveva anche dato una sberla. Negli ultimi mesi aveva alzato le mani su di lei, un aspetto che Enza ha scoperto solo ora, dopo la tragedia. Aveva cercato di avvertirla: «Vedi bene quello che vuoi fare. Sto tranquilla o uno di questi giorni arriva qualcuno che mi porta brutte notizie?».

Nonostante tutto, non si erano lasciati chiaramente, anche se Martina non voleva più avere a che fare con lui. Solo due settimane prima, Alessio era venuto a pranzo da loro, piangendo e mostrando lacrime che sembravano sincere. Ora, però, Enza si trova davanti alla stanza vuota della figlia, un vuoto che nessuna parola può colmare.