A Modena, la diffusione del virus West Nile ha spinto le autorità locali ad adottare misure straordinarie per contenere il rischio di contagio, soprattutto nelle aree frequentate da persone vulnerabili. La Regione ha disposto il livello di allerta 3, che prevede interventi adulticidi estesi non solo nelle aree verdi dove si svolgono manifestazioni, ma anche negli spazi verdi delle strutture sociosanitarie e assistenziali.
La decisione arriva in seguito ai 16 casi di encefalite registrati in Emilia-Romagna dall’inizio della stagione, di cui uno verificatosi nel territorio comunale. Il virus, trasmesso dalle zanzare comuni (Culex Pipiens), può causare gravi complicanze in individui con un sistema immunitario compromesso, anche se la maggior parte delle persone infette non sviluppa sintomi.
L’assessora a Sanità e Salute, Francesca Maletti, ha firmato un’ordinanza che obbliga le strutture sociosanitarie a effettuare trattamenti adulticidi settimanali, affidandosi a ditte specializzate. Parallelamente, sono stati avviati interventi larvicidi porta a porta, eseguiti ogni 20 giorni in aree residenziali vicine a parchi molto frequentati, come i parchi Amendola, Ferrari e Resistenza. Questi interventi mirano a eliminare eventuali focolai di zanzare in giardini e cortili privati situati entro un raggio di 200 metri dalle aree verdi trattate.
Le autorità ribadiscono l’importanza della prevenzione per evitare che il virus West Nile si diffonda ulteriormente, soprattutto tra le persone più a rischio.