Per Mario Gallerani è un desiderio che si realizza, per la comunità emiliano-romagnola un dono importante.
Da oggi, la collezione regionale ‘Museo Giardino Geologico Sandra Forni’ si arricchisce di una nuova importante acquisizione. È la collezione Gallerani, un patrimonio di oltre 270 minerali provenienti da tutto il mondo e collezionati da Mario Gallerani, un emiliano-romagnolo di 94 anni che un anno fa ha scelto di donare le sue vetrine di minerali alla Regione Emilia-Romagna per far sì che queste bellezze continuassero a incantare le persone, soprattutto i giovani, proprio in questo spazio che da dieci anni si apre gratuitamente alle scuole e all’intera cittadinanza.
La Collezione Gallerani è stata inaugurata nell’atrio del Museo Giardino Geologico Sandra Forni, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Alla cerimonia, che si è svolta in forma privata e nel rispetto delle misure anti-Covid, erano presenti lo stesso signor Gallerani, i figli e i responsabili del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli regionale che hanno curato l’allestimento.
La Collezione Gallerani
La collezione mineralogica Mario Gallerani conta di 272 esemplari di minerali che provengono da tutto il mondo, ognuno dei 5 continenti e 33 diverse nazioni, con l’Italia rappresentata dal più alto numero di esemplari (120) da tutte le regioni.
È una collezione classica, nel senso che le specie minerali considerate sono quelle che attraggono maggiormente gli appassionati. La raccolta comprende un tematismo particolare, i gessi che costituiscono circa la metà della collezione (106 esemplari).
La maggior parte dei gessi proviene dai ‘Gessi messiniani’ che affiorano estesamente in Emilia-Romagna e la cui formazione risale a circa 6 milioni di anni fa. Si possono inoltre ammirare 30 minerali di ferro (pirite, magnetite, ematite, goethite, siderite e marcassite) e 20 minerali che contengono altri metalli come il rame, il piombo, lo zinco, l’antimonio e il mercurio. La collezione comprende anche alcuni campioni di carbonati e la variegata famiglia dei quarzi che costituisce il 17% dei campioni della collezione.
Questi ultimi provengono sia dal territorio emiliano-romagnolo sia da altre località e sono presenti nelle principali varietà come lo ialino, l’ametista dal colore viola, il citrino dalla tonalità gialla, il quarzo nero oltreché le tonalità fumé, bianco latteo e alcuni cristallizzati a tramoggia, specie molto ricercata dai collezionisti.
Il Museo Giardino Geologico Sandra Forni
E’ una collezione di rocce, minerali, fossili e suoli acquisiti dal Servizio Geologico Sismico e dei Suoli – SGSS – nel corso dei suoi dieci anni di attività.
Pensato come un omaggio alla bellezza della Natura, vuole essere un luogo di incontro tra i cittadini, il territorio e l’istituzione regionale.
La collezione è allestita in diversi spazi: la sede principale è nell’atrio della Terza Torre della Regione Emilia-Romagna (Viale della Fiera, 8), altri due percorsi tematici sono presenti nello spazio verde prospicente la Torre (giardino Kenzo Tange) e nell’atrio dell’Assemblea Legislativa (Viale Aldo Moro, 50). Tutti i progetti espositivi sono stati realizzati dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Direzione Cura del Territorio e dell’Ambiente. Per maggiori informazioni https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/geologia/museo-giardino-geologico.
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