Ancona. Le precisazioni dell’Amministrazione sulle polemiche relative alla scelta del logo per i 2400 anni dalla fondazione di Ancona.

logo 2400 anniIn merito alla discussione che si è creata intorno al logo scelto per i 2400 anni dalla fondazione della città, l’Amministrazione tiene a precisare innanzitutto che l’immagine è stata selezionata attraverso un concorso di idee in cui erano richiesti criteri molto specifici e professionali per la realizzazione del progetto, ma non per la partecipazione: per sua stessa natura il concorso di idee doveva essere aperto e capace di stimolare partecipazione e coinvolgimento, seppur professionale, non delimitato all’appartenenza geografica. Delimitazione che sarebbe stata stonata ancor di più nelle celebrazioni della fondazione della città da parte di migranti siracusani.

Per quanto riguarda la natura della creatura raffigurata, in tutte le definizioni il/ la pistrice viene definito come animale mitologico marino simile a un cetaceo con denti e coda di serpente. “Anche la decorazione dell’anfiteatro di Ancona è analoga ad altre immagini simboliche che più che un delfino rappresentano appunto questa creatura simile a un cetaceo con i denti e una particolare coda. Ma il punto – afferma il direttore generale avvocato Caterina Grechi che è stata la presidente della commissione per la scelta del logo – non è l’individuazione esatta del tipo di cetaceo raffigurato: la scelta di un logo risponde a esigenze comunicative, più che da studiosi. E anche il marchio di questi 2400 anni è stato selezionato sulla base di criteri simbolici, più che storici. La commissione ha trovato nel progetto scelto potenzialità espressiva e promozionale, sintesi simbolica di alcuni elementi chiave come il rapporto con il mare e con la storia dell’età classica della città, un pay off (Ancona/ancora 2400 volte) che rivolge al futuro la tradizione millenaria del capoluogo. Tutto l’insieme – che sia pistrice o un delfino con i denti la figura presente nel marchio, conclude il direttore generale – è stato giudicato d’impatto ed efficace per promuovere queste celebrazioni che devono coinvolgere tutti i cittadini, dagli storici agli studenti, dagli immigrati diventati anconetani al mondo dell’associazionismo”.

Fonte: Comune di Ancona