ASDICO: Auto difettose: scattato il maxi-richiamo

E’ partito il maxi-richiamo delle auto Toyota difettose.  In Europa sono 2milioni di veicoli interessati, mentre in Italia si aggirano attorno ai 300mila. Nove i modelli della colosso giapponese sotto richiamo. I consigli dell’ASDICO  ai proprietari sammarinesi di veicoli Toyota 

Da settimane la Toyota è sul banco degli accusati. Al punto che ha dovuto ammettere pericolosi difetti al pedale dell’acceleratore di numerosi autoveicoli venduti sul mercato. Il ritiro coinvolge 8 milioni di auto in tutto il mondo.  Ecco l’elenco dei modelli: Aygo (prodotte da febbraio 2005 ad agosto 2009), iQ (novembre 2008-novembre 2009), Yaris (novembre 2005-settembre 2009), Auris (ottobre 2006-gennaio 2010), Corolla (ottobre 2006-dicembre 2009), Verso (febbraio 2009-gennaio 2010), Avensis (novembre 2008-dicembre 2009, Rav4 (novembre 2005-novembre 2009). A questi si è aggiunta recentemente anche la Prius, l’ultimo modello di macchina ibrida, a causa un difetto ai freni.

I dati italiani: In Italia le Prius coinvolte nella campagna di richiami sono circa 2.500. Sommmando le altre 260 mila vetture con difetti al pedale dell’acceleratore (appartenenti ai modelli Aygo, iQ, Yaris, Auris, Corolla, Verso, Avensis e Rav4) il cui richiamo è partito nei giorni scorsi, si arriva ad un totale in Italia di 262.500. Attraverso il numero verde Toyota 800 869 682, attivo 7 giorni su 7, è possibile sapere se la propria auto è coinvolta nelle campagne di richiamo indicate, e l’iter da seguire.

Ma non c’è solo il caso-Toyota. Il gruppo automobilistico francese Psa Peugeot Citroen  da febbraio ha annunciato  il ritiro dal mercato europeo  di 97 mila vetture. Due i modelli a rischio: la Peugeot 107 e la Citroen C1. Anche in questo caso è sotto accusa un  difetto al pedale dell’acceleratore. Praticamente lo stesso che ha  messo in ginocchio il colosso Toyota (ricordiamo che Aygo, C1, 107, sono di fatto la stessa vettura facente parte di un progetto comune personalizzato da ogni casa n.d.r)

L’associazione consumatori ASDICO ha elaborato un breve Vademecum su cosa fare quando si viene a conoscenza del richiamo del modello della propria auto.

La casa costruttrice provvede ad inviare una cartolina (non una raccomandata come comunemente si crede) all’indirizzo del primo intestatario del veicolo. Sia che si riceva sia che non si riceva la cartolina, ma si apprenda la notizia dagli organi di stampa, il consumatore deve:

1) recarsi presso un’officina autorizzata della propria Casa automobilistica per verificare se la propria autovettura è oggetto del richiamo.

2) in caso positivo, l’officina dovrà eseguire quanto previsto dalla Casa, senza spese per il Consumatore, indipendentemente da ogni forma di garanzia sul veicolo;

3)  una volta eseguito quanto prescritto, l’officina autorizzata deve riportare gli estremi dell?intervento sul libretto dei tagliandi del veicolo.

4) verificare i numeri di telaio interessati e il relativo periodo di produzione, la descrizione del difetto potenziale e il rimedio prescritto.

Normalmente presso le concessionarie ufficiali, nel gestionale sono segnalati su ogni numero corrispondente di telaio eventuali lavori di richiamo da fare o fatti anche dopo anni.

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