«NOI residenti della zona di via Bellini, intorno al Centro tennis Maf chiuso dallo scorso agosto, siamo esasperati. Ostaggi nel nostro quartiere di bulletti delle baby gang, vandali che danneggiano altalente e giochi dei nostri bambini, e danno fuoco alle attrezzature sportive per puro divertimento». La denuncia viene da un gruppo di capifamiglia – che comprensibilmente chiedono l’anonimato – «stanchi di dover subire senza poter fare niente». «Sono ragazzini – racconta un uomo – intorno ai sedici anni. Ma piuttosto aggressivi. Qualcuno è figlio di papà, molti sono ragazzi ‘di buona famiglia’, come si dice, che forse non sanno come arrivare a sera». «Nel bel parco che abbiamo vicino alle case – aggiunge un altro papà – quasi nessuno si azzarda più a mandare a giocare i propri bambini». «Nella zona non mancano i rifiuti buttati fuori dai cassonetti, a cielo aperto», aggiunge un residente. Bottiglie e cocci, reti smembrate, resti di sedie date alle fiamme, suppellettili bruciate. I segni dei vandalismi sono tanti. Molti indicano quale data d’inizio di parecchi guai la chiusura, lo scorso 23 agosto, del Maf, il centro tennis, di fatto abbandonato dai gestori, che hanno la concessione fino al 31 maggio 2018. L’amministrazione comunale ha annunciato l’intenzione di imporre ai concessionari la realizzazione di interventi tampone, quantomeno, per ridurre il degrado. Un incontro a riguardo si è svolto in municipio nei giorni scorsi, tra esponenti del Comune e responsabili del Garden di Rimini, che aveva ottenuto l’appalto per il rilancio del centro sportivo, che conta ad oggi su due campi da tennis (uno all’aperto e uno coperto) e un campo dal calcetto. Più un bar di grandi dimensioni, e il locale degli spogliatoi, peraltro rifatto dai gestori, prima dell’addio. Addio sulle cui cause manca una spiegazione ufficiale da parte del Comune. Di conseguenza, circolano voci in libertà: dalla scarsa remuneratività del centro a problemi di tipo burocratico – urbanistico che impedirebbero di completare i necessari lavori di ammodernamento. Di fatto nell’incontro non è giunto alcun ultimatum. «E’ stato un momento interlocutorio – spiega l’assessore Gianni Giovanardi –. Ci rivedremo per definire la situazione del Maf». «Qui bisogna intervenire al più presto prima che la situazione degeneri – sbottano in coro i residenti –. Rischiamo che la zona diventi, come sta avvenendo, un punto di riferimento per gang di ragazzetti malintenzionati, vandali, ubriachi e personaggi di varia umanità». «Non si può aspettare il 2018, se non si interviene presto con decisione come minimo la zona diventerà una discarica a cielo aperto», conclude un padre di famiglia esasperato.
Resto del Carlino
