
La Biennale di Venezia ha già deciso a chi assegnare il compito più difficile: quello di superare la Mostra d’Arte dei record (la 59/A), chiusasi il 27 novembre scorso con oltre 800mila visitatori. La scelta è caduta sul brasiliano Adriano Pedrosa, primo curatore latino-americano. Attuale direttore artistico dell’importante ‘Museu de Arte’ di San Paolo del Brasile, Pedrosa avrà a disposizione tutto il tempo necessario per elaborare la sua idea di arte contemporanea e presentarla alla Biennale del 2024, che avrà la pre-apertura dal 17 al 19 aprile. Terminato il cda dell’ente di Ca’ Giustinian – Pedrosa è stato indicato come nuovo direttore del Settore Arti Visive, con lo specifico incarico di curare la 60/A Esposizione – il presidente Roberto Cicutto, ha spiegato la logica di questa decisione: “La scelta di Pedrosa – ha detto – è il frutto di un processo partito dall’esperienza maturata con il lavoro fatto da Cecilia Alemani. Ritengo fondamentale partire da quanto emerge dalla Mostra precedente (è successo anche con la nomina di Lesley Lokko, dopo la Mostra Internazionale di Architettura curata da Hashim Sarkis) per orientarci nella scelta successiva”. Cicutto ha ricordato che il nuovo curatore è conosciuto “per competenza e originalità nel concepire le sue mostre con occhio attento alla contemporaneità, muovendosi da un punto di osservazione del mondo che non può prescindere dalla natura del proprio luogo di appartenenza”. Ma questo, ha sottolineato il presidente dell’ente culturale, “anziché restringere la sua visione, la estende a un confronto indispensabile perché oggi sempre di più la Biennale affronti l’arte contemporanea non per farne un catalogo dell’esistente ma per dare forma a contraddizioni, dialoghi, apparentamenti, senza i quali l’arte rimarrebbe una enclave priva di linfa”. Laureato in legge alla Universidade Estadual di Rio de Janeiro e diplomatosi con un master in Arte e scrittura critica al California Institute of the Arts. Pedrosa ha scritto su Arte y Parte, Artforum, Art Nexus, Bomb, Exit, Flash Art, Frieze, Manifesta Journal, Mousse, Parkett e The Exhibitionist. Premiato con il 2023 Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence dal Central for Curatorial Studies del Bard College di New York, Pedrosa ha curato al Masp – realizzato dall’architetta italiana Lina Bo Bardi – numerose mostre, tra cui le personali dedicate ai lavori di Tarsila do Amaral, Anna Bella Geiger, Ione Saldanha, Maria Auxiliadora, Gertrudes Altschul, Beatriz Milhazes, Wanda Pimentel e Hélio Oiticia, così come il ciclo di mostre Storie diverse su migrazioni, sessualità e studi di genere. Pedrosa si è detto “onorato e riconoscente” dell’incarico, soprattutto “come primo latino-americano a curare l’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, e di fatto il primo a risiedere nell’emisfero sud del mondo. La Biennale è sicuramente la piattaforma più importante per l’arte contemporanea nel mondo, ed è per me una sfida entusiasmante”.
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