Un salumificio del Cesenate si è trasformato, secondo i Carabinieri del Nas di Bologna, in un autentico deposito di prodotti alimentari scaduti e conservati in condizioni critiche. Il blitz condotto nei giorni scorsi ha portato alla luce un quadro preoccupante per la sicurezza alimentare, culminato con il sequestro di oltre 1.500 chili di alimenti tra spezie, salumi e carni, alcuni dei quali risalenti addirittura a più di dieci anni fa.
Gli investigatori hanno riscontrato violazioni estese e gravi: nel magazzino e nei laboratori aziendali sono stati scoperti numerosi ingredienti – come spezie e condimenti – con la data di scadenza superata da oltre un decennio, ancora destinati al ciclo produttivo. Insieme a questi, anche prosciutti e carni senza etichettatura o identificazione, congelati in modo improprio e conservati per mesi prima di finire nei banchi vendita, affettati e confezionati come fossero freschi.
Uno dei punti più critici emersi dall’ispezione riguarda l’utilizzo di una cella frigorifera realizzata abusivamente all’esterno dello stabilimento, usata per lo stoccaggio di prodotti alimentari senza le necessarie autorizzazioni. Inoltre, è stata accertata l’assenza di efficaci sistemi di prevenzione contro infestanti: una saracinesca difettosa lasciava l’area di lavorazione esposta agli agenti esterni da diversi mesi.
L’operazione si è conclusa con il sequestro amministrativo di un totale di oltre 1.800 chili di prodotti alimentari, per un valore commerciale stimato in circa 30mila euro. Le sanzioni elevate ammontano complessivamente a 12mila euro. Sul posto è intervenuto anche il personale veterinario dell’Ausl, che ha emesso prescrizioni specifiche e ordinato la cessazione dell’uso della cella frigorifera illegale.
Un intervento che pone ancora una volta l’accento sulla necessità di controlli rigorosi nel settore alimentare e sulla tutela dei consumatori di fronte a pratiche che, se confermate, metterebbero gravemente a rischio la salute pubblica.