Un patrimonio restituito al Paese, migliaia di reperti salvati e una rete internazionale di traffico d’arte smantellata pezzo dopo pezzo. È il bilancio del 2024 tracciato dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna, reparto d’élite dell’Arma impegnato nella difesa dei beni artistici, archeologici e storici dell’Emilia-Romagna e non solo.
Secondo i dati diffusi, nell’anno appena trascorso sono stati recuperati complessivamente 2.731 beni culturali, per un valore stimato di oltre 1,8 milioni di euro. Tra questi, spiccano 2.495 documenti e beni librari sottratti ad archivi e biblioteche pubbliche ed ecclesiastiche, 207 reperti archeologici, 27 monete antiche, 4 fossili paleontologici e 31 opere contraffatte che, se vendute come autentiche, avrebbero fruttato un illecito da 160 milioni di euro.
Monitoraggi e controlli a tappeto
L’attività del Nucleo si è sviluppata sia in ambito preventivo che repressivo. Solo nel 2024, i militari hanno effettuato:
-
184 controlli in aree paesaggistiche e 81 in siti archeologici;
-
74 ispezioni in esercizi antiquariali e 145 in mercatini e fiere d’antiquariato;
-
Il monitoraggio di 1.475 annunci di vendita online su piattaforme e-commerce e siti di case d’asta.
Questo intenso lavoro ha portato al recupero di 428 beni culturali rubati, incrociando gli annunci con la Banca dati nazionale dei beni illecitamente sottratti.
Furti in calo, ma colpiscono ancora chiese e abitazioni
Nel corso dell’anno, i furti di beni culturali in regione sono calati, passando da 34 nel 2023 a 30 nel 2024. I luoghi più colpiti restano gli edifici religiosi (8 episodi) e le abitazioni private (11 episodi). L’Arma ha denunciato 25 persone per reati legati a furto, ricettazione e contraffazione di opere d’arte.
Recuperi eccellenti tra Italia ed estero
Numerosi i casi emblematici:
-
A Bologna, è stato restituito un dipinto attribuito a Girolamo Negri trafugato nel 1975 dal Santuario del Baraccano.
-
A Imola, è tornata alla luce la “Madonna del Melograno”, tempera su tavola del XV secolo attribuita a Pier Francesco Fiorentino, rubata a Gubbio nel 1979.
-
A Chiavari, un dipinto del XVII secolo è stato recuperato prima che venisse esportato illegalmente all’estero.
-
All’estero, tra Svizzera, Norvegia e Stati Uniti, i Carabinieri hanno rintracciato 154 monete antiche, trafugate dal Museo Archeologico di Parma tra il 2006 e il 2009. Le prime 58 sono già rientrate in Italia.
Un lavoro in sinergia con il territorio
Le operazioni sono state condotte in collaborazione con le Soprintendenze regionali, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, il 13° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì, oltre al supporto dei restauratori e delle autorità giudiziarie italiane ed estere.
Presidio costante a difesa della memoria
“Salvaguardare il patrimonio culturale significa proteggere la nostra identità, la nostra storia, e trasmetterla alle future generazioni”, è il messaggio con cui il Nucleo TPC di Bologna sintetizza un’attività che non conosce sosta, tra cielo e terra, tra Italia e mondo.