L’Emilia-Romagna si conferma epicentro europeo dell’innovazione tecnologica pubblica, grazie al Tecnopolo di Bologna e al supercomputer Leonardo, oggi tra le infrastrutture più avanzate al mondo per la gestione di big data e applicazioni di intelligenza artificiale.
A sottolinearlo è stato il presidente della Regione, Michele De Pascale, intervenuto agli Stati Generali dell’Innovazione 2025 a Parma, evento organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con l’Unione Parmense degli Industriali.
L’unica rete pubblica globale dedicata all’IA
Nel panorama mondiale, ha spiegato De Pascale, il progetto europeo che riunisce i centri pubblici di calcolo ad alta capacità è l’unica rete interamente pubblica a investire sull’intelligenza artificiale, con regole etiche rigorose e una gestione indipendente. Una scelta strategica che mira a garantire trasparenza, sovranità digitale e controllo democratico, in un settore dominato da giganti privati.
Un’infrastruttura per la manifattura, la sanità e i servizi pubblici
L’intelligenza artificiale non è più un orizzonte futuro, ma una leva concreta per trasformare i settori chiave del territorio: manifattura avanzata, sanità, gestione delle reti e servizi locali. In questo quadro, Leonardo non è solo un centro di calcolo: è uno strumento operativo che permette di integrare soluzioni AI nei processi industriali e pubblici, con ricadute reali sull’economia e la qualità della vita.
Una visione strategica europea
Per l’Europa, sottolinea De Pascale, la competizione sull’intelligenza artificiale è una delle sfide decisive del nostro tempo, ben più rilevante di molte delle priorità attualmente in discussione. E in questa sfida, l’Emilia-Romagna gioca un ruolo da protagonista, mettendo a disposizione del continente un’infrastruttura tecnologica d’avanguardia e una cultura della governance pubblica dell’innovazione.