Un ordigno inesploso riemerge dal passato e blocca la circolazione ferroviaria sulla linea Ferrara–Ravenna. Domenica 25 maggio, dalle ore 9 alle 11, i treni saranno fermi nel tratto compreso tra le stazioni di Ravenna e Argenta. La sospensione è stata disposta dalla Prefettura di Ferrara per permettere le operazioni di disinnesco in sicurezza di una bomba d’aereo da 500 libbre, residuato della Seconda guerra mondiale, ritrovata lo scorso aprile nel territorio del Comune di Argenta, in via Cascine, frazione San Biagio, a pochi passi dalla ferrovia.
Le operazioni, coordinate da un centro di comando allestito presso il municipio di Argenta, vedranno impegnati gli artificieri dell’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago. Il piano prevede la rimozione della spoletta direttamente sul posto, in un’operazione che dovrebbe durare circa due ore. Terminata questa prima fase, l’ordigno verrà trasportato in un’area sicura individuata in località Filo di Alfonsine, dove sarà fatto brillare nel pomeriggio. Il tempo complessivo dell’intervento si stima in sei ore.
La presenza della bomba e la necessità di garantire la sicurezza di residenti e operatori comportano inevitabili modifiche al servizio ferroviario. Due treni regionali, in partenza rispettivamente da Ferrara alle 8:27 e da Ravenna alle 9:55, verranno cancellati nella tratta compresa tra Argenta e Ravenna. Per limitare i disagi, verrà attivato un servizio sostitutivo su gomma tra Lavezzola e Ravenna, unico collegamento possibile a causa delle chiusure stradali in zona Argenta. I bus, che non consentiranno il trasporto di biciclette, effettueranno fermate in prossimità delle stazioni, ad eccezione di Voltana, Mezzano e Ravenna, dove le fermate saranno spostate in punti accessibili vicini.
Anche la viabilità locale sarà modificata: le autorità hanno disposto il divieto di transito su alcune strade adiacenti alla zona di disinnesco, tra cui via Nugaroni, via Morari e parte di via Gavasina. L’accesso sarà consentito solo ai residenti e ai veicoli autorizzati fuori dal raggio di sicurezza. Ulteriore misura precauzionale è l’interdizione temporanea dello spazio aereo sull’area, fino a un’altezza di 468 metri.
Quella di domenica sarà una giornata scandita da orari precisi e interventi ad alta specializzazione, con l’obiettivo di rimuovere in sicurezza un pericoloso lascito del conflitto bellico. Una presenza silenziosa e invisibile che, a distanza di oltre ottant’anni, torna a farsi sentire, interrompendo per qualche ora il ritmo ordinario dei trasporti e della vita quotidiana.