Cavi audio «maschio» e «femmina» sono termini sessisti: dagli Usa la proposta per cambiare i nomi … di Paolo Forcellini

Un’associazione americana di produttori di materiale audio, bandisce i termini «maschio» e «femmina» per non offendere la sensibilità dei cavi audio che non dovessero riconoscersi né in un genere né nell’altro. È la surreale frontiera politically correct a cui si è spinta nei giorni scorsi l’associazione che nei giorni scorsi ha inviato alle aziende affiliate un questionario volto a raccogliere feedback sul linguaggio problematico e sollecitare suggerimenti su una terminologia alternativa e neutra.
In definitiva non ci saranno più cavi maschio e femmina. Viviamo un periodo storico, che potrebbe portarci di nuovo nell’oscurantismo dove il politically correct sta offuscando le menti di una certa parte politica. Una deriva che annullerà ogni senso di moralità e che porterà in contrapposizione con la parte tradizionalista della società.
Il disastro si ripercuoterà sui giovani che, una volta approvato nel belpaese il tanto discusso ormai decreto, riceveranno un’istruzione, sin dai primi anni scolastici, che li farà dubitare sul genere nel quale sono nati.
In caso, c’è l’auspicio che, come ci sono medici no-vax che hanno rifiutato il vaccino contro il covid, ci siano maestre e docenti no-gender che si rifiutino d’impartire certi programmi che a detta dei suoi sostenitori/trici , dovrebbero fare uscire la società dal Medio Evo.
Se ciò fosse spero che il mio paese resti nel Medio Evo e che siano gli stessi giovani a ribellarsi a queste follie ideologiche.
Paolo Forcellini