Cesenatico, commemorazione per le 17 vittime del naufragio del 1946

Settantanove anni dopo quel tragico 21 luglio del 1946, Cesenatico ha ricordato questa mattina le 17 vittime del naufragio della motonave “Consolata”, travolta da una burrasca improvvisa a poche centinaia di metri dalla costa.

Partiti da Bussecchio, frazione di Forlì, per una gita organizzata dalla Casa del Lavoratore, i partecipanti – tra cui famiglie intere – si erano imbarcati con fiducia, incoraggiati da un cielo limpido. Ma il tempo cambiò rapidamente e il mare si fece violento: onde alte e un vento improvviso ribaltarono l’imbarcazione. Il bilancio fu drammatico: 17 persone persero la vita, tra cui un bambino di appena un anno e un uomo di 42, il più anziano del gruppo. I corpi furono ritrovati riversi sulla spiaggia di Ponente.

Quel giorno di luglio, una burrasca violentissima si abbatté su tutta la costa adriatica, mietendo vittime da Venezia a San Benedetto del Tronto. Cesenatico fu il luogo più colpito, con il più alto numero di morti.

La commemorazione si è aperta sul Porto Canale, da dove due barche storiche sono salpate verso il tratto di mare in cui avvenne la tragedia. Dopo la breve uscita, le imbarcazioni sono rientrate per la cerimonia presso il monumento ai caduti del mare, dove è stata deposta una corona di fiori sulla lapide che ricorda l’evento.

Alla cerimonia, organizzata dalla Cooperativa Casa del Pescatore di Cesenatico, hanno preso parte il sindaco Matteo Gozzoli, l’assessore del Comune di Forlì Luca Bartolini, il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo T.V. Emanuela Colì e Gabriele Zelli, in rappresentanza della delegazione di Bussecchio.

Un momento di raccoglimento e memoria per una delle pagine più drammatiche della storia recente della città, ancora viva nel ricordo dei familiari e della comunità.