CIO, dipendenti esasperati: ”Veniamo presi in giro”

Dall’Informazione (e speriamo che stavolta sia vero, come speriamo – non come il caso dell’Abina Vicini data per sostituita, dell’Iva da pagare a San Marino e del testo dell’accordo di cooperazione, poi rivelatosi diverso da quello reale) apprendiamo che i dipendenti – gli ultimi due – hanno smesso di lavorare Venerdì santo alla mezzanotte.

Questi dicono nelle pagine del quotidiano sammarinese: ”Abbiamo timore che il titolare intenda dismettere l’attività, altro che rilanciarla come affermato. Sono stati tolti anche gli adesivi del CIO da una delle auto (che di per se non vuol dire nulla, se lo avessero fatto in tutte…NDR), cosa che ci fa preoccupare sulle sorti dell’azienda.”

Trai dipendenti c’è chi deve avere ancora dai 2.500 euro ai 20.000. ”E’ una vergogna si tratta di persone con famiglia e figli a carico alle quali è stato promesso il pagamento di quanto loro dovuto, ma ancora non hanno visto un centesimo”. La situazione è grave . Ci sono frontalieri, sammarinesi, ex carabinieri, tutte persone professionalmente qualificate che devono avere arretrati di stipendio. Ci sentiamo presi in giro. Possiamo capire le difficoltà, ma la dignità del lavoro va salvaguardata. Ci sono famiglie che non percepiscono stipendio da 5 o 6 mesi”