Si chiude il caso Carla Franchini a Coriano. Il procedimento penale aperto a carico del sindaco Domenica Spinelli per abuso di ufficio, che vedeva indagata la dipendente per falso ideologico, è stato archiviato dal giudice Vinicio Cantarini. L’archiviazione risale al giugno scorso, ma se il primo cittadino ha atteso tanto prima di comunicarlo è perché intendeva chiudere l’intera partita, inclusa la parte relativa alla Corte dei conti, cosa che la Spinelli ha fatto negli ultimi giorni.
La minoranza nell’agosto del 2014 (Giuseppe Arangio, Alfredo Fabbro, Cristian Paolucci e Fabia Tordi) aveva contestato il fatto che la dipendente giunta nel municipio con una procedura di mobilità, avesse ricevuto un incarico in qualità di posizione organizzativa, cosa che per l’opposizione non andava fatta visto che la Franchini allora era anche consigliere comunale a Rimini, in un Comune della medesima provincia.
Vennero inviati esposti all’Anac, al Prefetto di Rimini, alla Procura della repubblica, alla procura della Corte dei Conti e al segretario comunale. Per tutelarsi la Spinelli aveva scritto già in precedenza alla stessa Anac, autorità nazionale anticorruzione, (febbraio 2014) «ma non avevamo ottenuto risposta», precisa il sindaco. «La normativa all’epoca dei fatti era stata da poco introdotta ed era, come lo è tuttora, notoriamente fumosa e di difficile interpretazione, tanto da indurre il presidente dell’Anac, Cantone, a richiedere al Governo numerosi interventi correttivi e modifiche che ancora oggi si attendono». Nel frattempo veniva aperto il procedimento penale a carico del sindaco e la stessa Spinelli, in via cautelativa, toglieva l’incarico alla Franchini a partire dal 2015.
Per oltre un anno l’opposizione ha continuato a colpire duro sul caso Franchini, mentre a Rimini, dove la dipendente era consigliere di punta del Movimento 5 stelle, ci si avvicinava alle elezioni per il sindaco.
COM’È finita per il M5s a Rimini è storia nota… polvere di stelle. Il movimento è esploso e non si è presentato alle elezioni. Pochi giorni dopo la riconferma di Andrea Gnassi svaniva nel nulla anche il caso Franchini, con l’archiviazione del procedimento relativo al suo incarico. «Per evitare tutto questo – chiude il sindaco – sarebbe stato sufficiente avere una norma chiara, cosa che ancora non c’è. Ci auguriamo che il legislatore vorrà ascolterà il presidente dell’Anac Cantone che in più occasioni ha chiesto di intervenire per modificare una norma fumosa». Nel frattempo al primo cittadino spetta il conto delle spese legali sostenute dal Comune. Il Resto del Carlino
