DDC su Decreto-Legge disposizioni urgenti in materia di “Pubblica garanzia sui finanziamenti di Banca Centrale

Il punto tecnico controverso è sul perché serve questo provvedimento e soprattutto la sospetta urgenza con la quale il Governo e Banca Centrale hanno sostenuto la sua necessità. Fino ad una settimana fa alcuni membri di governo ancora rassicuravano su sistema bancario e scudo. La stessa Banca Centrale da ottobre ha lanciato messaggi rassicuranti sullo scudo e sulla tenuta del sistema finanziario. Tutto ciò ci induce a pensare che ci sia molta confusione, impreparazione e soprattutto si proceda con una politica giorno per giorno, lanciando messaggi confusi alla stampa, facendo precipitare il paese nel caos e ingenerando panico nei risparmiatori. Per condividere un provvedimento di questo peso sarebbe stato necessari avere a supporto elementi e dati certi. Non vorremmo che nella concitazione del momento si commettessero errori che possono mettere a rischio non il solo sistema finanziario ma il Paese. Tecnicamente l’atto è corretto ma contraddittorio con quanto detto negli ultimi mesi. Le crisi coinvolgono il Paese e riguardano tutti. Le soluzioni per contrastarle devono con responsabilità coinvolgere tutti e il governo dovrebbe con onesta ammettere la propria incapacità. Si parla molto anzi troppo di banche e poco dei risparmiatori e correntisti che o per le carte di debito, o per le carte di credito o per presunti default di banche o finanziarie vivono costantemente sull’orlo di una crisi di nervi. Su tutto aleggia come uno spettro la vicenda Delta e la complessa partita che la Cassa di Risparmio sta giocando su i tavoli della finanza italiana, stretta dal controllo di Banca d’Italia e assediata da primari player finanziari italiani pronti a mangiare il boccone Delta e pronti, forse per natale a entrare nel salotto nobile della finanza sammarinese.

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