Devastante sisma in Asia: il bilancio si fa sempre più drammatico. L’US Geological Survey (USGS) ha emesso un’allerta rossa ipotizzando un numero significativo di vittime nel bilancio definitivo

Stamani, un potente terremoto di magnitudo 7,7 ha colpito il Myanmar, causando enormi danni e una tragica perdita di vite umane. La scossa, che si è verificata alle 14:20 ora locale (07:50 in Italia), è stata seguita da una seconda di magnitudo 6,4 a soli 12 minuti di distanza. L’epicentro è stato localizzato vicino a Sagaing, nel centro del paese, a circa 20 km dalla storica città di Mandalay, una delle zone più colpite.

Le attuali, ultime informazioni parlano di almeno 59 vittime accertate, tra cui numerosi bambini, ma il bilancio è destinato ad aumentare. Il tremore ha causato il crollo di numerosi edifici, inclusi ponti e moschee, con molte persone ancora intrappolate sotto le macerie. Le immagini diffuse sui social mostrano scene di devastazione, con i soccorritori che lottano contro il tempo per salvare le persone rimaste sepolte. La giunta militare, al potere dal colpo di stato del 2021, ha dichiarato lo stato di emergenza in sei regioni e ha chiesto assistenza internazionale, nonostante le difficoltà politiche ed economiche.

Le gravi conseguenze anche in Thailandia e Cina

Il terremoto ha avuto ripercussioni anche in Thailandia, dove è stato avvertito con particolare intensità nella capitale Bangkok. Qui, il crollo di un grattacielo di 30 piani in costruzione ha causato almeno 4 vittime, con decine di operai dispersi sotto le macerie. Il numero dei dispersi varia a seconda delle fonti, con alcune stime che parlano di circa 80 persone intrappolate. Il governo thailandese ha dichiarato lo stato di emergenza a Bangkok e ha avviato operazioni di soccorso. In alcune zone della capitale, i residenti hanno abbandonato gli edifici spaventati dalla violenza della scossa.

Il sisma ha raggiunto anche la remota provincia cinese dello Yunnan, al confine con il Myanmar, causando danni materiali e piccole vittime. Le operazioni di soccorso sono in corso, ma le difficoltà logistiche e la scarsità di informazioni ostacolano l’arrivo di aiuti.

Un bilancio in continuo aggiornamento

L’US Geological Survey (USGS) ha emesso un’allerta rossa, prevedendo un numero significativo di vittime e danni estesi. Le forze di soccorso sono al lavoro, ma le strade danneggiate e la situazione di emergenza rendono difficili i trasporti. Le autorità locali stanno cercando di gestire l’afflusso di feriti, con ospedali che stanno accogliendo pazienti in condizioni critiche.

Il governo birmano ha ricevuto il supporto immediato da parte dell’India, che ha offerto aiuti umanitari e risorse per le operazioni di soccorso. Tuttavia, la situazione politica interna e le difficoltà economiche complicano ulteriormente gli sforzi di recupero.

Le implicazioni di un disastro globale

Il terremoto del 28 marzo rappresenta una delle catastrofi naturali più gravi della regione negli ultimi anni. Le immagini di distruzione e la notizia della tragica perdita di vite umane sono destinate a dominare le cronache internazionali nei prossimi giorni. La comunità internazionale è chiamata a rispondere con solidarietà e supporto concreto per le popolazioni di Myanmar e Thailandia, che ora affrontano un lungo percorso di recupero.

Conclusioni e speranze

Mentre continuano le operazioni di soccorso, l’augurio è che le autorità possano gestire la situazione nel miglior modo possibile, portando aiuti a chi è stato colpito dal disastro. Con l’inverno alle porte e la stagione delle piogge che complica ulteriormente la situazione, la ricostruzione e il sostegno alle vittime saranno fondamentali per riportare la speranza in queste terre martoriate dal sisma.