Disfatta per il San Marino, all’Olimpico il Cuoiopelli ne fa tre

Poteva e doveva essere la gara del riscatto ed invece i Titani dopo un discreto primo tempo hanno gettato al vento una grande opportunità con una ripresa scellerata. Va detto che il gol del momentaneo pareggio realizzato dal centrale difensivo dei toscani, Macelloni, è stata un’autentica invenzione dell’assistente, che ha concesso la rete nonostante il pallone non abbia varcato la linea. Gli errori arbitrali non devono essere un alibi, c’era tempo per rimettere le cose in ordine contro una formazione povera tecnicamente. Sono diversi gli interrogativi che deve porsi Mario Petrone. Questa squadra può permettersi due punte effettive e due esterni altissimi? Il tecnico campano aveva un progetto tattico chiaro: voleva il brasiliano del Lumezzane Emerson proprio per costruire un 4-3-1-2 che avrebbe dato la garanzia a Gigi Grassi di esprimersi nella posizione a lui più congeniale. Il folletto defilato in corsia esterna non ha mai reso per le sue potenzialità. Questo un problema tattico, poi c’è ne sono tanti altri che hanno origini caratteriali. Il San Marino non ha personalità. E’ una squadra che si sgonfia troppo facilmente, non risponde alle sollecitazioni. Sono già tre le sconfitte nel girone di ritorno, freno a mano tirato, proprio quando la macchina sembrava aver trovato la velocità giusta. Nota positiva il debutto di Leandro Guaita entrato in tutte le azioni più importanti costruite dai Titani. Nel dopo partita il capitano Longobardi è stato chiaro: “ basta parlare di play off. Questa squadra – ha aggiunto – ha molti limiti, prima c’è ne rendiamo conto è meglio sarà. Pensiamo e concentriamoci e a centrare quanto prima una posizione di tranquillità”.
Fonte: San Marino RTV