Domagnano, viabilità in fase sperimentale: nuovi sensi di marcia e segnaletica provvisoria dividono i cittadini

A Domagnano, uno dei castelli della Repubblica di San Marino, sono stati avviati importanti lavori di segnaletica stradale nell’ambito di un progetto sperimentale coordinato dalla Giunta di Castello in collaborazione con la Segreteria di Stato al Territorio. L’intervento, attivo da ieri, ha modificato la viabilità in alcune zone sensibili del territorio, generando attenzione e qualche perplessità tra i residenti.

Segnaletica provvisoria e attenzione richiesta

Nel messaggio pubblicato ufficialmente poche ore fa sulla pagina social della Giunta di Domagnano, si invitano i cittadini a prestare la massima attenzione alla segnaletica attualmente installata, che rimarrà in vigore fino alla definizione ufficiale del piano viario. Le modifiche, una volta rese definitive, verranno comunicate tempestivamente.

Le reazioni: critiche e richieste di chiarimento

Non sono mancate le reazioni da parte degli abitanti, soprattutto in merito al senso di marcia in via Cà Giannino, dove secondo alcuni utenti la nuova configurazione obbligherebbe i veicoli a salire da via Romolo Murri, considerata molto più stretta e meno adatta al flusso veicolare.

Tra i commenti emersi sotto il post istituzionale, alcuni cittadini esprimono dubbi sul buon senso della scelta: “Si tratta di buon senso, basta guardare le due strade e metterle a confronto” scrive una residente, mentre altri lamentano una comunicazione non del tutto chiara e una modifica rispetto alle informazioni precedenti.

C’è anche chi ricorda come l’obiettivo del progetto fosse quello di ridurre il traffico nelle vie secondarie, convogliandolo maggiormente verso la superstrada, come discusso in una serata pubblica tenutasi nei mesi scorsi.

Un progetto ancora in divenire

Al momento, la viabilità è da considerarsi in fase sperimentale. Le autorità locali hanno confermato che si tratta di un processo ancora in corso, aperto a valutazioni e modifiche basate sulle osservazioni raccolte. Il confronto tra amministrazione e cittadini resta dunque centrale per definire una soluzione condivisa e sostenibile per la mobilità del Castello.