Firenze. Oggi alle ore 15, a due anni dalla scomparsa di Kata, all’ora esatta in cui si sono perse le sue tracce, la madre Katherine Alvarez Vasquez e l’associazione Penelope ha ricordato quella tragedia con 24 cuori affissi al muro dell’ex hotel Astor, dove viveva la famiglia di Kata e altri immigrati peruviani e rumeni. Katherine: “Sono passati due anni, però per me è come se fosse successo ieri. Mia figlia è il mio primo pensiero la mattina, quindi per me non è facile. La mia idea è che Kata in qualche maniera sia stata portata via da qualcuno lì dentro e probabilmente venduta, in tutto questo tempo non ho mai ricevuto nessun segnale, neanche una telefonata. C’è questa omertà da parte di tutte le persone che abitavano lì dentro e quindi di mia figlia non so niente. La risposta è qui dentro, però mia figlia non è qua. Penso che non sia nemmeno necessario dirlo, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e parlare con la verità, quello che sanno, quello che hanno sentito”. (Emanuele De Lucia/alanews)
