ECO COMBUSTIBILE CONTAMINATO, CONTROLLI ANCHE IN ROMAGNA

Ha interessato anche le province di Forlì  e Ravenna l’operazione della Procura della Repubblica di Aosta che ha disposto un maxi sequestro in 29 province italiane (11 le regioni coinvolte) di 10 mila tonnellate di pellet, un ecp-combustibile proveniente dalla Lituania, derivante dalla pressatura della segatura del legno e utilizzato in speciali stufe domestiche. Da quanto si apprende, i controlli nelle aziende romagnole avrebbero dato esito negativo.

 

L’inchiesta è partita da Aosta, dove un abitante riteneva di aver acquistato dell’eco-combustibile di qualità, scoprendo, però, di avere utilizzato nella stufa di casa una sostanza radioattiva. L’uomo aveva fatto analizzare il pellet perché non bruciava bene. Per questo motivo ha chiamato i Vigili del Fuoco. Il personale del Nucleare biologico chimico (Nbc) ha rilevato la presenza di Cesio137, una sostanza radioattiva prodotta dalla detonazione di armi nucleari e dai reattori delle centrali nucleari.

 

Immediatamente la Procura di Aosta ha dato inizio all’inchiesta. Prima è stato individuato il rivenditore valdostano, poi l’importatore (un grossista di Varese). Quindi è stata ricostruita la rete di distribuzione in Italia. I prodotti finiti sotto inchiesta sono stati venduti anche ad alcune aziende romagnole, in particolare del forlivese e del faentino. Ma gli accertamenti avrebbero dato esito negativo.

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