Articolo1 – spazio autogestito
Quella di candidarmi non è stata una scelta. E’ stata piuttosto una chiamata: quando lo Stato è in pericolo, tutti i cittadini sono allertati. Non è una frase costruita per il momento: è un imperativo morale contenuto nella nostra Costituzione Consuetudinaria. San Marino non è uno Stato militarizzato e trova la forza della difesa nei suoi cittadini.
Per me, da sempre attiva e attenta alla res publica , la risposta è stata immediata.
Non devo aggiungere altro e neppure descrivere lo stato di estrema crisi che ha messo in ginocchio il nostro San Marino e gli aspetti di maggiore allerta della stessa, tanto sono noti a tutti.
Cosa ci ha condotti a questo livello di degrado, di povertà, di mancanza di prospettiva e di futuro?
Le congiunture internazionali? Se oggi si chiamano affari di mafie, certo che sì.
I punti di crisi diretti od indiretti? Se prendiamo ad esempio l’immobilismo degli ultimi tempi ed il fallimento delle politiche tutte, con in testa quella estera, certo che sì.
I flussi migratori? Certo che sì: da noi non sono arrivati coi barconi, ma coi pulmann….mentendo alla Commissione Greco.
L’autarchia forzata? Non occorre che la spieghi: basta guardarci attorno e ci rendiamo conto dove ci ha portato: sembriamo un paese dell’est ai tempi del comunismo.
Ma, a mio avviso, se siamo in questa condizione è perché è stata calpestata la dignità di un popolo, mai al primo posto nelle politiche almeno -che io ricordi- dal 2008 ad oggi. L’ultima maggioranza e l’ultimo governo più responsabili di tutti perché avevano promesso il cambiamento che non c’è stato; c’è stata invece la continuità del sistema malato e corrotto, tradendo lo stesso patto che avevano siglato con gli elettori.
Dunque occorre un impegno forte per traghettare San Marino verso una nuova Terra che veda la persona, la famiglia, la società un fine e non più un mezzo dell’ordinamento giuridico. Una società, uno Stato messi in sicurezza e portati alla rinascita da una nuova squadra politica che abbia a cuore ed al centro del cuore San Marino e i suoi cittadini.
Questa squadra io l’ho trovata: è quella di Motus Liberi che si presenta con Rete nella coalizione Domani in Movimento.
Perché ho aderito a Motus Liberi? Perché mi riconosco nelle idee e nei valori, quelli che faranno grande la nostra Repubblica. Perché la coalizione non è assolutamente responsabile del nostro sfacelo e potrà porre tutte le energie alla ricostruzione, non dovendo disperderle a coprire malefatte d’ogni specie. Perché ci presentiamo insieme, pur con le proprie identità, con un programma elettorale che in più occasioni ho definito il Passaporto che permetterà di passare la frontiera dalla vecchia alla nuova San Marino.
Un’ ultima informazione sulla mia scelta di presentarmi indipendente: ho scelto questa opportunità perché non ho potuto né voluto dare le dimissioni dal Comitato Civico R&D che sarà, a prescindere dall’esito elettorale, sempre attivo e a fianco di chi, leso nei diritti umani e posto in stato di disagio di notevole entità, a perorarne la causa come un vero Difensore Civico, perché tale è per Statuto e per vigenza.
Anzi l’azione sarà ancor più forte ed incisiva perché nel programma elettorale di coalizione c’è proprio l’istituzione della figura del Difensore Civico che occuperà il suo degno posto nel nostro Tribunale perché la nostra gente non debba soffrire mai più.
VOTA N.18 ALBA MONTANARI – candidata indipendente alle politiche 2019 con la lista DOMANI MOTUS LIBERI