Per la prima volta in 139 edizioni, il Carnevale della Romagna si ferma. La seconda sfilata, prevista per la serata di sabato 26 aprile, non andrà in scena come da programma. A determinare lo stop è stato il lutto nazionale proclamato in seguito alla scomparsa di Papa Francesco, con funerali in programma proprio in quella giornata.
Gli organizzatori, in accordo con le autorità locali, hanno optato per un rinvio di 24 ore, spostando l’evento a domenica 27 aprile, con inizio anticipato alle ore 19, anziché in notturna. Una decisione inevitabile, presa nel rispetto della memoria del pontefice e del contesto istituzionale, ma che non ha mancato di generare qualche perplessità tra i carristi, divisi tra comprensione e delusione.
Il programma, dunque, subisce un leggero slittamento ma resta intatto nella sostanza. Dopo la sfilata dei grandi carri allegorici, realizzati come sempre con passione e creatività dalle associazioni carnevalesche, sarà il momento delle degustazioni gastronomiche e della tanto attesa proclamazione dei vincitori delle categorie in gara.
Questa pausa forzata rappresenta un caso unico nella lunga storia del Carnevale di Gambettola, che da oltre un secolo attraversa epoche e generazioni, reinventandosi anno dopo anno senza perdere il suo spirito irriverente e gioioso. E se quest’anno la festa si prende una pausa per rispetto, domenica tornerà a esplodere in tutta la sua energia.
Una giornata in meno, certo. Ma non un entusiasmo dimezzato. A Gambettola, anche la resilienza fa parte del costume.