GATTI HA CHIESTO UN COMMMA APPOSITO PER SPIEGARE LA PROPRIA POSIZIONE SUL CASO SOPAF

Tutta la verita’ sul famigerato vertice di Palazzo Begni sia svelata nel prossimo Consiglio grande e generale. La proposta di inserire un comma ad hoc nella sessione di settembre e’ stata avanzata, nel corso dell’ultima segreteria di via delle Scalette, dal consigliere Pdcs Gabriele Gatti, ex segretario di Stato per le Finanze, nonche’ uno dei protagonisti dell’incontro del 2008, oggi all’attenzione della procura di Forli’. Piu’ chiaramente, il consigliere scudocrociato ha chiesto che venga formalizzata la proposta nel prossimo Ufficio di presidenza che, a sua volta, dovra’ decidere l’ordine del giorno della sessione consiliare di settembre.
“Per evitare polemiche e strumentalizzazione- spiega il consigliere Gatti- ritengo giusto che il Consiglio grande e generale sia adeguatamente informato sui contenuti e sugli esiti dell’incontro di Palazzo Begni tra due segretari di Stato e Mario Fantini”, ex amministratore delegato Carisp. Dopo infatti l’esposto di quest’ultimo alla procura di Forli’, la consegna ai procuratori romagnoli di un file audio sull’incontro e la relativa pubblicazione delle registrazioni su alcune testate, “ritengo opportuno- ribadisce lo scudocrociato- che si apra un dibattito in Consiglio, che si riferisca in Aula e tutti i consiglieri possano discuterne apertamente”. Lui stesso si dice pronto a prendere la parola e a riferire della sua visita al procuratore Di Vizio, fatto lo scorso 12 agosto. Infine, sull’eventualita’ che il dibattito sia in seduta segreta o pubblica, il consigliere Dc passa la palla all’Ufficio di presidenza: “E’ l’organismo cui spetta decidere”.